In caso di illusioni sulla fine del coronavirus, ci pensa la virologa Ilaria Capua a riportarci con i piedi per terra. “Ci sono ‘zero possibilita” che il coronavirus scompaia con l’estate, questo e’ un fenomeno di portata epocale. Siamo di fronte ad una emergenza sanitaria, ma non e’ un tunnel senza fine. Ne usciremo, anche se saremo tutti diversi“, ha detto, nel corso di una diretta Instagram con il sindaco di Firenze, Dario Nardella, la direttrice dell’One Health Center of Excellence all’Universita’ della Florida. Ilaria Capua, facendo riferimento alla Sars, ha sottolineato come “il virus” in quel caso “e’ scomparso con l’estate ma non per il caldo”. “La Sars e’ stata fermata da un contenimento, non dal caldo“, ha detto la virologa. Tra i problemi che hanno portato alla diffusione del coronavirus secondo Ilaria Capua ci sono anche la globalizzazione e la possibilita’ di spostarsi rapidamente da una parte all’altra del mondo: “La pandemia spagnola ci ha messo due anni a fare il giro del mondo, perche’ e’ ‘andata’ a piedi o con le navi”.
“Non possiamo escludere il propagarsi del coronavirus dai condizionatori. La Sars 1, nel 2002, si e’ propagata dai sistemi di aerazione e riscaldamento di un hotel. Non possiamo escludere origine e durata perche’ conosciamo questo virus solo da quattro mesi. Sappiamo pero’ che i virus sono abbastanza delicati, non sopravvivono a temperature estreme. Il caldo potrebbe seccare lo starnuto e diciamo che quello che cade in terra non potrebbe infettare. Sulla trasmissione area direi, per semplificare, che da qui alla cucina anche no. Sappiamo solo che e’ un fenomeno, per quanto duro, naturale. – ha sottolineato l’esperta – E’ la seconda pandemia di questo secolo, mentre nel secolo scorso ce ne sono state quatto. Ma adesso la ricerca ha fatto molti passi avanti. E l’appiattimento della curva dei contagi in Italia e’ frutto delle misure di contenimento. Stiamo vedendo un frame di 15 giorni fa, e purtroppo nell’analisi della curva va tenuto conto che ogni regione ha campionamenti diversi”.
“Questo virus ci ha riportato alla nostra natura terrena, ci ha riportato fuori la nostra fragilita‘. Noi siamo vulnerabili. Credo che nel post pandemia avremo un mondo diverso, piu’ consapevole: ognuno di noi deve alzare lo sguardo dall’immediato, cercare di allungarlo verso il futuro”, ha aggiunto la virologa. Sulla necessita’ di stare a casa, ha spiegato: “Io dico sempre che quando una persona esce” di casa “poi non si deve pentire” perche’ le conseguenze possono creare gravi problemi anche ai propri cari e poi il “rimorso lo si porta dentro per sempre”.
Con il primo contagio da Covid 19 su un gatto “e’ arrivato il colpo di coda che ci aspettavamo. Essendo un virus di origine animale, ora torna a infettarli. Bisogna cosi’ gestire anche l’infezione degli animali, sia domestici come l’esemplare felino che quelli da reddito, negli allevamenti. E questo sara’ un enorme problema di gestione sanitaria pubblica“, ha detto Ilaria Capua in collegamento dagli Usa su Radio Rai 2, a Caterpillar.