Coronavirus, Ippolito: “Per avere un quadro più chiaro c’è bisogno di settimane, non di giorni”

Ippolito: "Non sappiamo quale quota della popolazione sia stata contagiata, così come non sappiamo la risposta protettiva di chi ha sviluppato gli anticorpi"
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Tutto il mondo cerca di trovare soluzioni per il ritorno alla normalità, cioè individuare una strategia che riduca il rischio di una nuova ondata dell’epidemia che ci riporterebbe nella situazione drammatica che abbiamo vissuto fino a pochi giorni fa“: lo ha affermato, in un’intervista a Il Mattino, Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dello Spallanzani. “Il punto è che non abbiamo informazioni sufficienti. Non sappiamo quale quota della popolazione sia stata contagiata, così come non sappiamo la risposta protettiva di chi ha sviluppato gli anticorpi“.
In riferimento al rischio di un contagio di ritorno per chi si era ammalato e poi è guarito, Ippolito chiarisce: “Potrebbe avere una copertura solo parziale. Quindi tornare ad ammalarsi in modo blando ma nel frattempo diventare contagioso per gli altri. E queste informazioni sono indispensabili per fare previsioni sull’andamento di un’epidemia“. “Per avere un quadro più chiaro c’è bisogno di settimane, non di giorni“. “Questo è il momento per provare a disegnare un mondo in cui far convivere il diritto alla salute con la libertà individuale“.

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