“Credo che l’Italia, dove l’epidemia si è sviluppata tra i 10 e i 25 giorni prima degli altri paesi europei e degli Stai Uniti, sia invece in teoria, tra i primi paesi a passare alla fase 2“: lo ha dichiarato, in un’intervista a il Messaggero, Carlo Signorelli, professore di igiene e sanità pubblica del San Raffaele di Milano. “Servirebbe ancora un po’ di prudenza perché il calo è stato meno rapido del previsto, ma poi a mio avviso si dovrà prendere qualche rischio calcolato e tentare di ripartire. Naturalmente la scelta sarà politica“. “Ad ogni modo la ripresa dovrà tenere conto delle esigenze sanitarie ancora necessarie per qualche tempo e delle esigenze del settore economico affinché la crisi non abbia effetti drammatici che poi si ripercuoterebbero sulla saluta fisica e mentale della popolazione“.
‘Molte infezioni respiratorie tra cui l’influenza hanno un calo nelle stagioni estive. Speriamo che anche per il Sars – CoV – 2 sia così. Comunque la bella stagione darà sicuramente una mano in quanto il distanziamento fisico è maggiore”.
Sul rischio di una seconda ondata afferma: “L’ipotesi più probabile è che in Italia possa avvenire in autunno. Quindi dobbiamo proteggerci da questa eventualità attraverso le note misure di distanziamento fisico“.