Il comandante dei Guardiani della Rivoluzione islamica ha svelato oggi un dispositivo portatile che – secondo lui – potrebbe identificare in remoto le persone infette dal Coronavirus entro un raggio di 100 metri: lo riporta l’agenzia di stampa Tasnim.
La cerimonia di presentazione del dispositivo si è tenuta oggi a Teheran: il comandante generale dell’IRGC ha affermato che si tratta di “uno strumento all’avanguardia e unico che è stato sviluppato dagli scienziati locali dopo lo scoppio dell’epidemia COVID-19“, riferisce l’agenzia. “Creando un campo magnetico, il dispositivo è in grado di rilevare ogni caso di infezione da Coronavirus entro un raggio di 100 metri nell’area circostante“, ha spiegato il comandante. “Quando l’antenna del dispositivo è puntata in una posizione specifica, rileverà il punto contaminato entro circa 5 secondi“. “Uno dei grandi vantaggi del dispositivo nostrano è che la diagnosi di Coronavirus non richiede più un esame del sangue, poiché il rilevatore intelligente è in grado di identificare in remoto le persone infette da COVID-19“, riporta Tasnim. “Il dispositivo viene anche utilizzato per operazioni di sanificazione intelligenti e mirate, in quanto ovvia alla necessità di igienizzare le superfici non contaminate“, e potrebbe anche essere utilizzato “per lo screening di persone su larga scala“.