Coronavirus e ambiente: a Milano produzione dei rifiuti ridotta del 25%

"La riduzione delle attivita' ha portato a un calo dei rifiuti. Si pensi che l'organico delle utenze non domestiche e' diminuito del 70%", ha detto Marco Granelli
MeteoWeb

Gli effetti del coronavirus si fanno sentire anche sulla produzione dei rifiuti. A Milano durante l’emergenza la produzione di rifiuti si e’ ridotta di un quarto, secondo quanto riferito dall’assessore alla mobilita’ e servizi ambientali Marco Granelli nella seduta delle commissioni Ambiente e Controllo enti partecipati di palazzo Marino. Al 21 marzo, ha spiegato, la diminuzione nei rifiuti raccolti e’ stata del 25% per l’indifferenziato, del 29% per l’organico, del 19% per il vetro, del 22% per la carta e il cartone, del 14% per la plastica. “La riduzione delle attivita’ ha portato a un calo dei rifiuti. Si pensi – ha spiegato Granelli – che l’organico delle utenze non domestiche e’ diminuito del 70%. Anche il riempimento dei cestini e dei cestoni per strada e’ diminuito, del 43%, mentre la frequentazione delle riciclerie e’ calata dell’80%”, considerando una media anche delle prime settimane di marzo. Diminuite di due terzi anche le chiamate al call center di Amsa.

Per quanto riguarda i servizi dell’azienda di servizi ambientali, “e’ stata mantenuta al 100 per cento la raccolta rifiuti, gli interventi sulle micro discariche abusive e la raccolta degli ingombranti a bordo strada, mentre a seguito dei vari decreti e ordinanze, la pulizia dei mercati e delle aree verdi recintate e’ stata sospesa. Rimodulati invece alcuni servizi: lo spazzamento strade e’ stato ridotto di un terzo, sia quello meccanizzato sia manuale, a fronte di una riduzione della frequentazione delle strade di due terzi, e sono state attivate modalita’ diverse per la pulizia delle strade dove e’ stato sospeso il divieto di sosta. La vuotatura di cestini e cestoni e’ stata ridotta di un terzo, e sono ora aperte solo due riciclerie, quelle di Muggiano e Olgettina”. Di contro, sono stati attivati “servizi nuovi o potenziati: il servizio di pulizia in aree sensibili come il centro o le zone della movida e’ stato ridotto del 40% e al contrario e’ stato aumentato quello davanti a ospedali, strutture sanitarie, punti della protezione civile, sedi dell’accoglienza, centri commerciali, negozi di alimentari”. Inoltre “e’ appena partita la posa di wc chimici, per le persone ospitate in centri accoglienza o per chi deve lavorare in strada e non puo’ piu’ usare i bagni degli esercizi pubblici che sono chiusi.

Infine, e’ stata avviata la sanificazione straordinaria delle strade fino al 3 aprile: la facciamo con una soluzione allo 0,025 di ipoclorito di sodio, in tutte le strade della citta’ e due volte in quelle piu’ frequentate. Bisogna contemperare la sanificazione ai rischi per l’ambiente, per cui si consiglia di farla una tantum e non in modo ordinario”. La sanificazione con ipoclorito viene fatta solo sul piano stradale, mentre sui marciapiedi prosegue con i detergenti tradizionali, a tutela degli animali da compagnia: il consiglio ai proprietari di cani e’ quindi di farli passeggiare sui marciapiedi. Marcello Milani, direttore operativo Amsa, ha illustrato le misure di sicurezza attivate per i lavoratori: oltre che mascherine, guanti e gel disinfettanti sono state distribuite anche tute bianche protettive, spogliatoi e mense sono stati chiusi dal 6 marzo, con una riapertura contingentata dal 16 marzo per gli spogliatoi principali con obbligo di mascherina. Al momento, d’accordo con i sindacati, e’ stata ridotta la forza lavoro: “oggi il tasso di assenza e’ del 30% fra malattie, ferie e permessi, rispetto a uno standard del 9%”.

Assicurazioni sono state date ai consiglieri anche sulla disinfestazione anti zanzare: “Si e’ sempre fatta e sta continuando”, inoltre “oggi non ci sono evidenze che sia veicolo di contagio”, ha precisato Granelli. Infine una raccomandazione ai cittadini: mascherine e guanti usati vanno gettati nell’indifferenziato, in questo modo verranno bruciati, il modo piu’ sicuro per la sterilizzazione, cosi’ come accade per tutti i rifiuti prodotti da chi e’ positivo a Covid-19. A questo proposito da Basilio Rizzo, di Milano in Comune, e’ giunta la proposta, visto il possibile contagio da parte degli asintomatici, di sospendere temporaneamente la raccolta differenziata, disponendo la sola indifferenziata per tutti, a scopo preventivo. “E’ un quesito corretto, che deve essere sicuramente sottoposto alle autorita’ sanitarie che devono decidere in proposito”, ha risposto Granelli.

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