Coronavirus, primario del Sacco: “Pronti a screening a tappeto sulla popolazione di Castiglione d’Adda”

“Stiamo preparando una valutazione a tappeto dell’intera popolazione di Castiglione d’Adda con vari obiettivi, uno dei quali renderci conto di quante persone che vivono lì si sono infettate"
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Stiamo preparando una valutazione a tappeto dell’intera popolazione di Castiglione d’Adda con vari obiettivi, uno dei quali renderci conto di quante persone che vivono lì si sono infettate e sono già da considerarsi guarite. Dato fondamentale se esistono ancora focolai, contenerli e suggerire indicazioni per la quarantena di chi fosse ancora infettato“ svela il Prof Galli, primario di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, in diretta al Tg4. “Oggi direi che ho quasi terminato il protocollo di ricerca che con il sindaco di Castiglione d’Adda – mi sta costringendo a fare outing prima del previsto – stiamo preparando e, conto di presentare in Regione per le dovute autorizzazioni ai comitati etici entro questo lunedì. È un caso di studio di grande interesse e questa anticipazione che deriva dalla valutazione dei soli donatori, che sono comunque 60 persone su oltre 4 mila cittadini, è un’indicazione già molto importante che mi conferma che questo tipo di lavoro è importante. Mi sono sentito già da qualche settimana con il sindaco di Castiglione e stiamo formando una task force di persone di buona volontà che siano disponibili, ma ovviamente occorrono le risorse umane e materiali, ma soprattutto manca una cosa, che forse siamo riusciti ad avere ora, che è un test sierologico che possa controllare la validità dei test cosiddetti rapidi per poter dire delle cose in accettabile sicurezza”.

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Il fatto che in uno screening gia’ realizzato su 60 donatori Avis abbia mostrato che 40 di loro avevano sviluppato gli anticorpi, quindi erano stati affetti da Coronavirus senza accorgersene, e’ un’indicazione che “conferma che questo tipo di lavoro e’ importante”, ha aggiunto annunciando che “stiamo formando una task force di persone di buona volonta’ che siano disponibili a farlo“, spiegando che dal punto di vista “delle risorse materiali” c’e’ gia’ chi sta “facendo delle donazioni”.

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