Il settore dei trasporti si prepara alla fase 2 dell’emergenza coronavirus, proponendo delle misure che oltre a cambiare le abitudini di milioni di lavoratori, saranno anche il primo vero banco di prova della ripartenza. Tra le proposte, termoscanner in tutti gli aeroporti e le stazioni, grandi e piccole, distanziamento e mascherine nei mezzi di trasporto collettivo con obbligo sugli aerei, prolungamento degli orari di apertura degli uffici e dei servizi pubblici per evitare il sovraffollamento nelle ore di punta, biglietti sempre piu’ elettronici e meno cartacei, contingentamento degli accessi nelle stazioni e negli scali. E “lo Stato”, spiega il ministro delle infrastrutture Paola De Micheli “si fara’ carico di compensare una parte della mancata bigliettazione che le aziende hanno avuto sia nella Fase acuta, quindi marzo e aprile, ma e’ evidente che avranno questo problema per tutto il periodo fino a quando non torneremo ad una ragionevole normalita'”.
Le nuove misure, che sono emerse anche dal confronto tra il ministro dei trasporti Paola De Micheli e le parti sociali, sono attese nel dpcm sulle riaperture, in parte sotto forma di articoli che integrano il protocollo del 20 marzo (che viene allegato al dpcm) e in parte come linee guida del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. “Aiuteremo nelle prossime settimane a rendere sempre piu’ elettronica la bigliettazione e stiamo ragionando per aiutare le aziende a calcolare sulla capacita’ di riempimento dei mezzi”, ha detto la ministra, aggiungendo che il Governo sta ragionando anche su un “modello di organizzazione del lavoro che preveda differenziazioni di orari di accesso soprattutto. Anticiperemo delle risorse per incentivare la mobilita’ alternative. Modificheremo il codice strada per permettere ai comuni di costruire rapidamente nuove piste ciclabili”.
Tra le novita’, ci sarebbe l’introduzione di termoscanner non solo nelle grandi stazioni e negli hub aeroportuali, ma in tutte le stazioni e gli aeroporti del paese. Inoltre, verrebbe previsto per i mezzi di trasporto collettivo (dai treni alle navi, dagli aerei a bus e metro) l’obbligo sia del distanziamento sociale che della mascherina, che non saranno quindi in alternativa fra loro. Rimarrebbe invece sospeso almeno all’inizio il servizio di ristorazione e bar sui treni a lunga percorrenza e nelle stazioni, in attesa di sciogliere il nodo sulla riapertura di queste attivita’. Inoltre, per risolvere il problema delle ore di punta, che affliggono soprattutto le grandi citta’, e’ previsto il prolungamento dell’orario di apertura degli uffici e dei servizi pubblici, con rimodulazione dell’orario di lavoro anche in termini di maggiore flessibilita’.
Per quanto riguarda il trasporto pubblico di linea, si va dal contingentamento degli accessi sui mezzi e nelle stazioni, porti e aeroporti, alla vendita di biglietti con sistemi telematici o self-service (o, in assenza, di modalita’ che garantiscano la distanza di almeno un metro tra addetto alla vendita e utente). Previsti inoltre specifici piani per limitare le occasioni di contatto nella fase di salita e discesa dal mezzo di trasporto, cosi’ come nelle aree destinate alla sosta dei passeggeri e durante l’attesa del mezzo nelle stazioni, negli aeroporti e nei porti. Verranno installati dispenser di disinfettanti per i passeggeri sui mezzi a lunga percorrenza, ma anche nelle stazioni, negli aeroporti e nei porti. Inoltre, verranno forniti dispositivi di protezione al personale viaggiante e quello impiegato in attivita’ a diretto contatto con il pubblico e si prevedono misure organizzative nei luoghi di lavoro per assicurare il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro.