Tra gennaio e febbraio le agenzie di intelligence statunitensi avvertirono più volte il presidente Donald Trump sulla gravità dell’epidemia di Coronavirus, negli stessi mesi in cui il tycoon continuava a minimizzare la minaccia di diffusione del contagio: lo riporta il Washington Post, che ha citato funzionari ed ex dirigenti e parlato di “ripetuti” avvertimenti nel rapporto giornaliero per il presidente, il “President’s Daily Brief”.
Per settimane, riporta il WP, il Brief ha evidenziato la diffusione del virus nel mondo e chiarito che “la Cina stava occultando informazioni sulla trasmissione del contagio e il bilancio letale“, con “la prospettiva di terribili conseguenze politiche ed economiche“.
Il presidente – ha scritto il WP citando le sue fonti anonime – di solito salta la lettura del Brief e a volte dimostra anche poca pazienza durante il briefing orale che ora avviene due o tre volte a settimana.