“Volevo rassicurare tutti che sono vivo, anche se volare da un ponte che sta crollando non è il massimo” e che “sto abbastanza bene, ho una frattura ad una vertebra e sono in attesa di sapere se devo essere operato o no”. Scrive così su Fb il corriere ferito nel crollo del ponte di Albiano Magra mentre transitava sul furgone. Il parroco don Giovanni Locatelli ha telefonato alla moglie: “Li ho sposati io, prego per una veloce guarigione”.
Nel frattempo Anas ha avviato una commissione di indagine per accertare la dinamica e le cause del crollo del ponte sul fiume Magra, lungo la ex Strada Provinciale 70 ora Strada Statale 330 tra i comuni di Aulla e La Spezia. Lo si legge in una nota.
La costruzione del ponte – spiega l’Anas -, costituito da una serie di cinque arcate in calcestruzzo con lunghezza complessiva di 258 metri, risale all’anno 1908, ricostruito nel secondo dopo guerra; l’opera, unitamente a tutta l’arteria, e’ entrata in gestione ad Anas a novembre del 2018, a seguito dell’emanazione del DPCM 20 febbraio 2018, recante una revisione complessiva della rete stradale di interesse nazionale e della rete stradale di interesse regionale, in particolare quella toscana. L’infrastruttura – precisa ancora l’Anas – era, fino a tale data, gestita dalla Provincia di Massa e Carrara.
“Allo stato non è possibile ipotizzare le cause del crollo improvviso dell’intera struttura”. Spiega l’Anas: “Sono in corso di verifica, di concerto con gli Enti locali, percorsi di viabilità alternativa da attivare nell’immediato”, precisa la società. “A partire dal 2019, il ponte è stato oggetto di sopralluoghi e verifiche periodiche, anche rispetto a segnalazioni degli enti locali, che non hanno evidenziato criticità“.
“Siamo vicini alla comunità e ai cittadini delle località coinvolte dal crollo del ponte ad Albiano Magra. Ora si accertino le responsabilità. Bene la richiesta immediata del Ministro De Micheli di una relazione ad Anas ed il lavoro di inchiesta che dovrà essere rigoroso su quanto è accaduto. Bisogna proseguire con il lavoro avviato e sostenere con maggiore forza una stagione di ammodernamento del Paese a partire dalle infrastrutture”. Lo sottolinea il segretario del Pd, Nicola Zingaretti.
Intanto si pensa allo stato di emergenza nazionale, per la strategicità dell’infrastruttura e norme acceleratorie per una rapida ricostruzione dell’opera. Sono queste le principali richieste avanzate dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, in una lettera inviata al premier Giuseppe Conte a seguito del crollo del viadotto della ex strada provinciale 70, oggi gestita da Anas, ad Albiano Magra, frazione del Comune di Aulla (Ms).
”Provvederemo – scrive il governatore Rossi – quanto prima a trasmettere le prime stime dei danni diretti e indiretti, ma riteniamo essenziale procedere con la massima celerità alla ricostruzione del viadotto”. Per questa ragione il presidente Rossi chiede al governo di adottare ”specifiche disposizioni derogatorie e acceleratorie”, analogamente a quanto previsto per il crollo del ponte autostradale Polcevera a Genova, e di individuare un commissario straordinario, che il presidente suggerisce di individuare nell’amministratore delegato dell’Anas.
A seguito del crollo del Ponte sul fiume Magra, lungo la ex Strada Provinciale 70 ora Strada Statale 330 tra i comuni di Aulla e La Spezia, la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli ha istituito presso il Ministero una Commissione di inchiesta per fare chiarezza sull’accaduto e accertare le responsabilità. Lo si legge in una nota del Mit.