Reinhold Messner e la quarantena: “Sono stato 6 mesi solo in Antartide ma ora è peggio. I tedeschi rispettano l’Italia e si fidano”

"I tedeschi vogliono aiutarci, pare però che la popolazione non voglia i Coronabond, pur essendo disponibile a dare grandi mezzi per coprire almeno una parte dei problemi economici dell'Europa"
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“Sono stato in isolamento totale per quasi sei mesi, in Antartide, col freddo e la bufera, e la stessa cosa l’ho fatta in Groenlandia. Ma era una scelta presa liberamente, ora siamo costretti, non solo per la legge ma per intelligenza, per far si’ che si riesca a sconfiggere il virus“. E’ quanto dichiarato Reinhold Messner, intervenuto a “Un giorno da pecora“, la trasmissione di Rai Radio1 condotta da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari. A proposito del rifiuto opposto dai tedeschi ai “Coronabond“, l’alpinista, che si trova a Monaco di Baviera, ha detto che “i tedeschi vogliono aiutarci, pare pero’ che la popolazione non voglia i Coronabond, pur essendo disponibile a dare grandi mezzi per coprire almeno una parte dei problemi economici dell’Europa, ma non in quella forma“. “Il feeling, il rispetto e la benevolenza per l’Italia e’ grandissimo, non c’e’ nessuna critica nei nostri confronti, si fidano”, ha aggiunto.

Su come trascorre le sue giornate a casa, Messner risponde: “Scrivo molto, ma poi la creativita’ termina li’. Non posso mica passare tutto il giorno a spostare mobili per trovargli una collocazione migliore, come ho fatto in questo periodo“. Per il momento Messner confida di uscire “un paio di ore al giorno”: “Camminiamo lungo il fiume che attraversa Monaco – rivela – ma indossiamo le mascherine, come meta’ della popolazione tedesca, piu’ o meno“. A Messner viene chiesto infine cosa succede nei suoi musei: “Questo – replica – e’ il grande punto interrogativo. Noi ne abbiamo sei, con tutte le spese da pagare e nessun cliente”.

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