“Dal 18 maggio, avendo chiara la situazione epidemiologica, si potranno fare delle riaperture a effetto variabile e di conseguenza permettere qualcosa in più a quelle regioni che hanno un livello di contagio minore, anche se su questo bisogna stare attenti perché le regioni che hanno avuto livelli di contagio bassi hanno anche molti immunizzati in meno e il livello di pericolo è comunque alto, ma se si governa bene questa fase a un certo punto si potrà aprire anche di più laddove ce lo possiamo permettere. La scelta della Regione Calabria di riaprire ristoranti e bar è una scelta sbagliata proprio per questo e lì si è intervenuto impugnando l’ordinanza perché si ritiene pericolosa“: lo ha affermato Matteo Mauri, viceministro dell’Interno, ospite di 24 Mattino su Radio 24.
Quella della Calabria è stata una scelta “pericolosa e la dimostrazione sta nel fatto che i Comuni della regione, sia di centro destra sia di centro sinistra, hanno fatto delle contro ordinanze tenendo chiusi ristoranti e bar, perché ci vuole cautela. E soprattutto c’è questo tema dell’immunizzazione: le zone meno colpite dal virus sono quelle che hanno meno persone immunizzate e di conseguenza sono potenzialmente più a rischio rispetto alle regioni più colpite. Oltre al fatto che bisogna essere certi che il sistema sanitario possa reggere“.
“Alla fine si è chiarito cosa si intendesse per ‘congiunti’ e quando ieri è entrato in vigore il provvedimento tutti avevano chiaro che si parla di parenti, di fidanzati, compagni e non di amici“. Gli amici dunque “non sono ricompresi“.
Si può andare fuori regione a trovare il fidanzato? “No, non si può fare. Bisogna stare sempre all’interno della stessa regione. Mi rendo conto che è complicato per chi ha il fidanzato a un km e che però rientra in un’altra regione, ma dobbiamo essere rigorosi su questo. Stabilire delle eccezioni diventa complicato, meglio avere regole chiare in modo da non confondere nessuno. Chiediamo pazienza ma gli italiani la stanno dimostrando abbondantemente“.
“Stiamo assistendo a un calo molto consistente dei contagi, dei ricoveri, dei positivi, e questo credo che sia un risultato non solo del governo ma di tutti gli italiani,” ha affermato il viceministro Mauri intervenendo a Radio Anch’io su Radio Raiuno. “È evidente che ci siano in giro dei positivi che non sanno di esserlo. Ed è il motivo perché siamo stati così cauti sul tema degli spostamenti, e su questo punto la giornata di ieri mi sembra che sia stata positiva. Il paventato esodo incontrollato non c’è stato e agli italiani va riconosciuto di essere stati ordinati non solo nella giornata di ieri ma in tutti i due mesi scorsi“.