Coronavirus, cosa cambia da oggi: in Basilicata quarantena per gli arrivi, la Sardegna riapre le spiagge, la Campania riparte giovedì

Oggi scatta in Italia la nuova Fase 2, con ulteriori riaperture dopo il lockdown a causa dell’emergenza Coronavirus: la ripartenza entra nel vivo
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Oggi scatta in Italia la nuova Fase 2, in cui saranno concesse ulteriori riaperture dopo il lockdown a causa dell’emergenza Coronavirus: nelle Regioni la ripartenza entra nel vivo, ma con diverse modalità.

C’è stato un misto di finzione e di irresponsabilità. Per quello che ci riguarda lunedì non apriamo né i ristoranti, né i pub né i mercati. Apriremo giovedì per preparare con serietà le condizioni di igienizzazione e poi di sicurezza per i clienti, in questi tre giorni“: lo ha spiegato il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, in un’intervista al Corriere della Sera in cui ha illustrato i motivi per cui non ha firmato l’intesa con il governo. “Dal 3 giugno liberi tutti, dice il premier. Io dal 2 ragionerò per capire a che punto è il contagio. E comunque che significa liberi tutti se abbiamo ancora curve epidemiologiche alte in alcune parti dell’ Italia?
Abbiamo condiviso il documento delle Regioni. Ma riteniamo che il ministero della Salute abbia il dovere di dettare linee guida per garantire le condizioni di base prioritarie per la sicurezza dei cittadini. Questo punto non è stato accettato e non abbiamo firmato“, ha spiegato De Luca.

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In Basilicata il presidente della Regione Vito Bardi ha firmato un’ordinanza sulla riapertura delle attività produttive ed economiche in cui aggiorna le disposizioni dei precedenti provvedimenti emergenziali. Il provvedimento è stato pubblicato sul bollettino ufficiale della Regione Basilicata n. 46 – Supplemento ordinario dell’edizione di ieri.
Riaprono numerose attività e si dovranno osservare le linee guida stabilite nella conferenza Stato-Regioni oltre alle regole del distanziamento sociale e dell’uso della mascherina. Riaprono le attività commerciali di vendita al dettaglio (comprese le attività di vendita al dettaglio al di fuori di negozi, banchi e mercati) nonché il commercio al dettaglio ambulante. Sono consentite le attività dei servizi immobiliari, delle agenzie di viaggio e degli altri servizi di supporto alle imprese. Sono consentite le attività dei servizi di ristorazione, tra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, pizzerie, rosticcerie. Resta comunque consentita la ristorazione con consegna a domicilio e la ristorazione da asporto, nel rispetto della disciplina in materia igienico-sanitaria.
Ripartono i servizi per la persona tra cui parrucchieri, barbieri, trattamenti estetici e gli altri servizi o centri per il benessere fisico. Sono sospese le attività e gli spettacoli inerenti cinema, sale teatrali, sale da concerto, scuole di ballo, discoteche e locali assimilati, sale giochi, sale scommesse e sale bingo. Restano sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici e privati. Fino al 25 maggio sono sospese le attività delle palestre e delle altre strutture dove si svolgono attività dirette al benessere dell’individuo attraverso l’esercizio fisico, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (ad eccezione per quelli che erogano prestazioni rientranti nei livelli essenziali delle prestazioni), centri e circoli culturali, centri sociali e centri ricreativi. A decorrere dal 25 maggio saranno consentite le attività turistiche degli stabilimenti balneari e le attività delle strutture ricettive.
E’ confermata la quarantena di 14 giorni per chi arriva in Basilicata da altre regioni italiane o dall’estero. La “permanenza domiciliare fiduciaria” cessa “in caso di negatività” al tampone. L’isolamento domiciliare per 14 giorni non si applica “in ragione di comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute, nonché ai soggetti che facciano ingresso in Basilicata in ragione di spostamenti funzionali allo svolgimento delle attività inerenti gli organi costituzionali, di funzioni pubbliche anche di natura elettiva, comprese quelle inerenti gli incarichi istituzionali“. Inoltre, “esclusivamente per comprovate esigenze lavorative, la misura della permanenza domiciliare fiduciaria per 14 giorni non si applica ai lavoratori in ingresso o in uscita dal territorio regionale e per il conseguente rientro nella propria residenza, abitazione o dimora con frequenza giornaliera o settimanale“.

Con un’ordinanza notturna, diffusa nella notte e seguita al nuovo Dpcm del governo sulla fase 2 dell’emergenza Covid-19, il presidente della Regione Christian Solinas ha riaperto da oggi le spiagge della Sardegna, nel rispetto delle linee guida nazionali. Saranno permesse le attività turistiche collegate alla balneazione e potranno riaprire al consumo sul posto bar, ristoranti, gelateria e pasticcerie, che fino a ieri dovevano limitarsi all’asporto, oltre ai musei nel rispetto delle linee guida nazionali. Inoltre, cade il divieto di movimentazione all’interno dell’isola. Almeno fino al 2 giugno, resta obbligatoria la quarantena di 14 giorni per chi arriva in Sardegna, che deve anche ‘autodenunciarsi’, così come da disposizioni previste per la fase 1 dell’emergenza Covid-19. Restano il divieto di assembramento e l’obbligo di indossare la mascherina nei locali aperti al pubblico e anche in quelli all’aperto quando non sia possibile mantenere la distanza di almeno un metro.

Anche la Sicilia oggi riparte dopo oltre due mesi di lockdown.
Il presidente della Regione Nello Musumeci ieri ha firmato la nuova ordinanza che recepisce il decreto del presidente del Consiglio (entra in vigore da oggi). Tra le novità c’è l’obbligo di portare sempre con sé la mascherina nei luoghi pubblici. “Finalmente ci siamo, è stato un parto difficile e travagliato. Abbiamo dovuto attendere che da Roma arrivasse il Dpcm – ha affermato Musumeci, illustrando in diretta Facebook l’ordinanza -. Nei giorni scorsi abbiamo faticato per avere uno spazio di autonomia e per superare i limiti imposti dall’Inail e da Roma a proposito delle distanze di sicurezza. Abbiamo cercato di coniugare l’esigenza improntata a prudenza con la necessità di consentire un’attività remunerativa. Tutto è affidato al senso di responsabilità di ciascuno di noi“. “L’ordinanza è stata firmata, ci abbiamo lavorato tutta la notte. Si può riaprire tutto il commercio al dettaglio, botteghe artigiane, bar, ristoranti, pub e pizzerie. Aprono finalmente anche parrucchieri, estetisti, barbieri. C’è una novità che ritengo utile, ogni attività può prolungare l’orario di apertura anche fino alle 23.30. La domenica teniamo chiusi i centri commerciali e i supermercati“. “Per gli stabilimenti balneari, nei prossimi giorni incontreremo i rappresentanti del sindacato dei lidi per concordare assieme a loro se preferiscono l’apertura nei primi di giugno o alla metà del mese. Anche questa attività sarà disciplinata da regole precise“. “Musei, archivi storici e biblioteche apriranno dal 25 maggio perché vogliamo consentire la possibilità di sanificare i locali. Per spettacoli, cinema all’aperto e teatri abbiamo pensato alla data dell’8 giugno. Le discoteche diventano un problema perché fanno assembramento quindi stiamo disciplinando anche questa materia, sarebbe meglio se fossero all’aperto ma è un’attività che sarà regolamentata dall’8 giugno in poi“. “Siamo una delle regioni più sicure d’Italia perché abbiamo fatto un bellissimo gioco di squadra. Dobbiamo andare avanti sapendo che tutti conviviamo con il virus, la battaglia non è vinta. Non possiamo assolutamente convincerci che adesso tutto sia finito. Possiamo tornare in autunno a dover fare i conti con questa drammatica epidemia. Lo sappiamo nell’isola maggiore e lo sanno anche gli abitanti delle isole minori, col cuore incerto fra il sorriso e il pianto. Da un lato vorrebbero che le isole tornassero affollate di turisti dall’altro si rendono conto che, soprattutto nelle isole minori, un certo numero di turisti può determinare problemi“.

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Da oggi 18 maggio in Puglia possono riaprire negozi, mercati, bar, ristoranti, parrucchieri, centri estetici, tatuatori, alberghi, strutture ricettive all’aria aperta, zoo e campeggi. Mentre tra una settimana, il 25 maggio, toccherà a stabilimenti balneari e spiagge libere, palestre, piscine, centri sportivi, musei, biblioteche, archivi: lo stabilisce una nuova ordinanza del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, pubblicata nella tarda serata di ieri che proroga fino al 2 giugno l’obbligo di quarantena di 14 giorni per tutte le persone che rientrano in Puglia da altre regioni, “per soggiornare continuativamente nel proprio domicilio abitazione o residenza“, con contestuale obbligo di compilare immediatamente il modulo sul portale della Regione Puglia o al proprio medico o all’operatore di sanità pubblica.
Dal 18 al 25 maggio 2020 sono prorogati gli effetti dell’ordinanza del 6 maggio 2020 che garantisce l’attività sportiva all’aria aperta.

In Lombardia, nell’ordinanza dal governatore Attilio Fontana ci sono alcune differenze rispetto alle altre del resto d’Italia, ad esempio piscine e palestre riaprono dal 31 maggio. “Le uniche differenze riguardano il fatto che noi non apriremo subito le piscine, le palestre, i centri benessere e che per andare al ristorante è necessario misurare la febbre. Abbiamo sempre detto che bisogna occuparsi della ripresa senza però mai dimenticarsi della sicurezza“, afferma Fontana in un’intervista al Corriere della Sera. A proposito degli altri governatori, “ognuno ha un atteggiamento diverso. Dipende dalle condizioni in cui ci si trova. Non dobbiamo dimenticare che la Lombardia è stata la regione più colpita e quindi dobbiamo essere più cauti“.

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