Coronavirus e fase 2: i consigli del Wwf Sicilia per ripartire in modo eco-sostenibile

I consigli del Wwf Sicilia per ripartire in modo eco-sostenibile nella fase 2 dell'emergenza coronavirus
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“Il 4 Maggio scorso la III Commissione Urbanistica del Comune di Palermo ha incontrato in video conferenza l’Associazione WWF O.A. Sicilia Nord Occidentale. – spiega il Wwf Sicilia in una nota –  L’incontro era stato richiesto dal WWF per presentare in modo più dettagliato alcune proposte in merito alla ripresa parziale delle attività post coronavirus, proposte che sintetizziamo brevemente di seguito.”

Mobilità alternativa ed eco-compatibile

“Si ritiene di fondamentale importanza prendere provvedimenti per mitigare un probabile aumento del traffico delle auto private dovuto al timore dei cittadini di utilizzare i mezzi pubblici con relativi assembramenti e quindi pericoli di contagio.

Occorrerebbe quindi agevolare l’utilizzo di mezzi alternativi e meno impattanti dal punto di vista ambientale e il mezzo principale è ovviamente la bicicletta.

Sarebbe necessario pertanto verificare la funzionalità delle piste ciclabili esistenti e aumentarne la consistenza con delle nuove, è necessario inoltre curare maggiormente i parcheggi per le bici private e crearne nuovi, attrezzandoli con sistemi di video controllo e controllandoli sistematicamente e più frequentemente con le forze dell’ordine.

Occorrerebbe anche incrementare la flotta delle bici in “bike sharing” cercando anche di snellire le modalità di noleggio ed utilizzo.

Si riterrebbe utile la creazione di un decalogo relativo all’utilizzo delle bici in bike sharing in tempi di corona virus e di utilizzo dei DPI, cioè specificare tutte le norme igieniche da rispettare per le bici a noleggio (guanti? sanificazione? no mascherine?).

Su questi argomenti ci associamo alle proposte di altre Associazioni quali FIAB bike&trek Palermo, Legambiente e altre.

Non si dovrebbero trascurare inoltre altre modalità di mobilità alternative fra cui l’utilizzo dei monopattini per i quali occorrerebbe una precisa normazione e la fondamentale camminata a piedi per le brevi distanze.

E per rendere quest’ultima serena e gradevole occorrerebbe procedere a rendere fruibili i marciapiedi tenendoli costantemente puliti e sicuri, manutenendoli costantemente liberandoli da buche ed erbacce, liberandoli dai parcheggi selvaggi di auto e moto e prestando particolarmente attenzione alla fruibilità degli stessi da parte dei disabili.

Una città ordinata e pulita renderà certamente più attraente una bella passeggiata.”

Utilizzo della modalità di lavoro in “smart working”

Quella dello smart working è stata una notevole sorpresa per tutti, ha funzionato meglio di quanto ci si poteva immaginare e, sia per la fase 2 di ripresa, che per oltre, si auspica che l’utilizzo dello smart working, fra gli organici del Comune ovviamente normato e meglio organizzato, possa diventare una prassi abituale con evidenti benefici per il traffico automobilistico, l’inquinamento ambientale, lo stress da traffico, i parcheggi insufficienti e quant’altro.

Riapertura e incentivazione dei mercatini rionali per un incremento della produzione agricola a Km zero.

Si propone di agevolare e regolamentare con nuove norma di sicurezza i mercatini rionali di ortofrutta. Ciò comporterebbe un ristoro per i piccoli produttori agricoli particolarmente penalizzati dalla chiusura e contemporaneamente contribuirebbe a dare forza a questo settore. Ciò significherebbe meno terreni abbandonati e più terreni coltivati, consumo di prodotti freschi, meno trasporto di lunga percorrenza.

Si potrebbe per esempio tentare di allargare le superfici occupate dai mercatini per rispettare le regole di distanza, differenziare le vendite per categorie merceologiche suddividendoli in più giorni, allungare i tempi di apertura.”

La raccolta dei rifiuti

“Pensiamo che la raccolta dei rifiuti in città, con tutte le giustificazioni legate ad un contesto sociale sfavorevole, sia ancora molto carente.

Ad aggravare la situazione contribuirà anche la nuova situazione pandemica che comporterà l’utilizzo e lo smaltimento di un numero abnorme di mascherine e guanti che creerà una marea di rifiuti di plastica o misti e questi, se abbandonati per strada e raccolti con ritardo, potranno finire, con le piogge, direttamente a mare.

Sarebbe il caso che l’Amministrazione provveda direttamente con l’incremento del numero di cestini in città, con il ripristino di quelli mancanti o vandalizzati, ma soprattutto con il continuo svuotamento di quelli pieni, anzi stabilmente stracolmi.

Un altro modo indiretto di intervenire sarebbe quello di fare installare un adeguato numero di cestini davanti i grossi punti vendita, specialmente davanti i supermercati.

Occorrerebbe altresì emettere un chiaro decalogo per i cittadini che puntualizzi il corretto smaltimento dei DPI.”

Il verde in città

“Si confida tanto nel nuovo piano regolatore della città che finalmente ponga fine, in modo inequivocabile, al consumo di suolo.

Nel frattempo occorre mettere su un sistema di cura, manutenzione e salvaguardia del verde esistente che salvaguardi gelosamente il patrimonio verde della città e che nei casi di estrema necessità proceda all’abbattimento degli alberi per i quali non ci sia in alcun modo una soluzione diversa ma, per dare anche il senso di quanto questo tipo di operazioni siano sofferte, proceda immediatamente alla piantumazione di nuove essenze e nel caso in cui è previsto, alla piantumazione del verde di compensazione per gli abbattimenti effettuati.

Troppe volte si trasmette ai cittadini il senso di essere zelanti negli abbattimenti e meno solleciti nelle piantumazioni con l’innesco di polemiche che alcune volte possono essere esagerate ma tante altre volte hanno la loro giustificazione.

Si propone quindi la formazione di un tavolo tecnico permanente con la partecipazione delle Associazioni per trattare in modo organico e possibilmente sereno tale argomento.”

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