“Siamo al giorno VENTIDUE dalla riapertura del 4 maggio, e non ci sono segni di ritorno di fiamma del virus“: lo ha affermato il virologo Guido Silvestri, docente alla Emory University di Atlanta, che ha pubblicato oggi un nuovo post su Facebook, in cui spiega, dati alla mano, come stia proseguendo la ritirata del virus, in Italia e anche all’estero.
Di seguito il post integrale.
“1. LA RITIRATA CONTINUA
Siamo al CINQUANTADUESIMO giorno consecutivo di calo dei ricoveri in terapia intensiva per COVID-19 in Italia – da 553 a 541, e siamo ormai al 13.26% del picco. Come mi fanno notare i colleghi intensivisti, è possibile che la fase finale di questo declino sia lenta se queste degenze residuali sono lunghe. Scende anche il numero dei ricoveri totali (da 8.613 a 8.185, quindi di ben 428 unità) e dei casi attivi (da 55.695 a 55.300, quindi di altre 1.395 unità, vedi grafico sotto). Siamo al giorno VENTIDUE dalla riapertura del 4 maggio, e non ci sono segni di ritorno di fiamma del virus.
2. LA RITIRATA IN EUROPA E NEL MONDO
Segnali incoraggianti anche da fuori Italia. In Germania si registra una progressiva attenuazione dell’impatto sanitario di COVID-19, con 298 casi (ieri 431) e solo 10 morti – le famose dichiarazioni di certi soggetti sul R0 che era magicamente diventato >1 il giorno dopo la “riapertura” erano, come dire, non esattamente tra le più sagaci. In Francia solo 35 morti, uno dei conteggi più bassi da diverse settimane, mentre si segnalano solo 6 decessi in Svezia. Nel mondo ieri il numero dei morti/giorno è il più basso da marzo (vedi grafico). Ho la vaga sensazione che il mestiere del catastrofista stia diventando faticoso.
3. EFFETTO DEL CALDO NEGLI USA
Negli USA il 79% dei morti da COVID-19 è avvenuto nel Nord del paese dove vive il 44% della popolazione, e solo il 21% è avvenuto nel Sud dove vive il 56% degli abitanti. Questo nonostante al Sud abbiano “chiuso” meno (esempio clamoroso la Florida). Eppure c’è chi, curiosamente, continua a negare l’effetto della temperatura sulla diffusione di SARS-CoV-2 e sulla gravità di COVID-19. Insisto su questo punto perché credo che il non considerare a fondo questo parametro sia alla base di certi errori spettacolari nel prevedere l’andamento della pandemia (tipo i 151.000 pazienti italiani in terapia intensiva entro l’8 giugno). Ricordo però come l’altra faccia della medaglia sulla stagionalità sia il possibile RITORNO del virus verso dicembre/gennaio prossimi. Questo è un punto su cui sono io il pessimista, ed è lì che monitoraggio e preparazione saranno fondamentali.
4. DISAGIO BAMBINI E ADOLESCENTI
Ogni tanto qualcuno mi chiede letteratura sul disagio sperimentato da bambini e adolescenti a causa del lock-down. Ecco qua alcuni articoli interessanti: Xie X, Jama Pediatrics 2020; Liu JJ Lancet CAH 2020; Poletti Euro Surv 2020; Lee J Lancet CAH 2020.
5. SEGNALI POSITIVI SUL FRONTE VACCINI
Non ho tempo per fare una descrizione in dettaglio, ma andatevi a vedere Zhu FC et al., Lancet 2020 (phase I nell’uomo del Ad5-based vaccine della CanSino Biologicals) e Yu G et al., Science 2020 (studio pre-clinico nel macaco di un vaccino a DNA). In entrambi gli studi i vaccini inducono la produzione di anticorpi che neutralizzano il virus, e nello studio di Yu, proteggono dalla malattia. L’OTTIMISMO viene dalla SCIENZA, remember?”