Noi in gabbia e loro liberi, con il lockdown gli animali hanno invaso le città deserte: il simbolo della Fase 1 del Coronavirus [FOTO e VIDEO]

Scatti e video sul risveglio della natura che ha caratterizzato la fase 1 della pandemia, per ricordare quanto la natura sia straordinaria
  • Firenze. Mamma anatra con cuccioli al seguito entra in una parafarmacia del quartiere San Donato. Non è in cerca di cibo, vuole solo osservare incuriosita gli umani
  • Firenze. Mamma anatra con cuccioli al seguito entra in una parafarmacia del quartiere San Donato. Non è in cerca di cibo, vuole solo osservare incuriosita gli umani
  • Roma. Mamma anatra e i suoi anatraccoli a spasso sul Lungotevere
  • Malcesine (Verona). Anatra attraversa la strada
  • Milano. Anatre nella città semideserta
  • Milano. Anatre nella città semideserta
  • Milano. Anatre nella città semideserta
  • Trieste. Delfino davanti al castello di Miramare
  • Pescara. Un capriolo a spasso vicino all’ospedale
  • Pescara. Un altro capriolo nella zona Nord della città
  • Mirandola (Modena). Cigni sul Cavo di Sopra
  • Imperia. Famiglia di cinghiali si spinge a valle
  • Musocco (Milano). Lepri nel parco
  • cervi villetta barrea
    Villetta Barrea (L’Aquila). Cervi passeggiano in centro
  • Balene nello Stretto di Messina
  • Venezia. Senza imbarcazioni e turisti, i canali sono limpidi e luminosi
  • Venezia. Senza imbarcazioni e turisti, i canali sono limpidi e luminosi
  • La straordinaria natura di Tropea nell’era del lockdow
  • La straordinaria natura di Tropea nell’era del lockdow
  • La straordinaria natura di Tropea nell’era del lockdow
  • La straordinaria natura di Tropea nell’era del lockdow
  • La straordinaria natura di Tropea nell’era del lockdow
  • La straordinaria natura di Tropea nell’era del lockdow
  • La straordinaria natura di Tropea nell’era del lockdow
  • La straordinaria natura di Tropea nell’era del lockdow
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Mentre noi umani eravamo in lockdown, cioè confinati nelle nostre case per evitare il contagio, la natura si è risvegliata. Gli animali si sono riappropriati degli spazi, che il finto progresso ha sottratto loro da tempo.

Noi “in gabbia” e loro liberi di avvicinarsi ai centri abitati, di scorrazzare nelle città deserte, di visitare le banchine scariche, alla ricerca di cibo o solo per curiosare e passeggiare (vedi foto della gallery scorrevole in alto e video in fondo all’articolo). Nelle scorse settimane ne hanno parlato tutti i giornali, i social, la rete.

Purtroppo, però, il miracolo non è avvenuto per nostro merito. L’umanità non ha raggiunto un equilibrio saldo e responsabile con la natura e con il mondo animale. Nessuna conquista. Si è trattato solo di un insperato e benefico effetto collaterale delle restizioni legate alla pandemia. Destinato a sparire velocemente, in assenza di soluzioni definitive per promovuere il rispetto e la salute dell’ambiente.

In base ai dati raccolti dal satellite Copernicus Sentinel-5P, già dal mese di marzo le concentrazioni di biossido di azoto sono diminuite drasticamente, sia in Italia che in Europa. A causa del blocco delle attività, la quasi totale assenza di combustioni industriali e il fermo dei veicoli hanno attenuato l’inquinamento atmosferico, regalandoci una qualità dell’aria e delle acque mai viste. Parallelamente, anche l’inquinamento acustico è quasi scomparso. I rumori (assordanti e a bassa frequenza) che disturbano abitualmente le nostre giornate, sono stati rimpiazzati dal magico silenzio delle città. Secondo gli scienziati, persino balene e cetacei sono riusciti a comunicare meglio nelle profondità del mare, più silenzioso e quieto.

Grazie ad un ambiente alleato, gli animali sono usciti allo scoperto. Anatre, caprioli, delfini, lepri e tante altre creature -come dire, diversamente umane- hanno temporaneamente lasciato il loro habitat per sconfinare nel nostro. Per un attimo abbiamo sognato, dimenticando l’orrore del Covid-19.

Il giovane artista londinese Steve Cutts ha illustrato magistralmente questo risveglio nel suo ultimo video “Man 2020”: un pianeta verde e gioioso, svincolato dalla presenza minacciosa dell’uomo, pronto a ripiombare nella desolazione al termine della quarantena.

Infatti, in linea con le previsioni iniziali, il graduale rientro alla “normalità” è stato abbastanza deludente, in termini di ecosostenibilità.

A causa della parziale ripresa delle attività (anche industriali) e a distanza di poche ore dall’inizio della fase 2, ad es., le acque del fiume Sarno in Campania, cristalline in  quasi 2 mesi di quarantena, sono tornate a scorrere sporche e maleodoranti come sempre. Nel Lazio, il traffico ha congestionato a lungo l’ingresso nord di Ladispoli, in corrispondenza del McDonald’s. Tutti in macchina e in coda a Pavia in Lombardia, guarda caso sempre nei pressi della nota catena di fast food.

Sembra quasi che il lockdown non ci abbia insegnato nulla.

Vi proponiamo una serie di scatti e video, che hanno immortalato il risveglio della natura nella fase 1, in tutta Italia. Votate l’immagine più bella. Ci aiuterà a ricordare quanto la natura sia straordinaria e a rispettarla sempre. Non solo in stato di emergenza. Ovviamente, nella galleria non abbiamo incluso le fake, prontamente smascherate dal National Geographic e dalla rete.

Votate e inviateci le vostre foto: buona visione!

Ai tempi del lockdown, i daini correvano per le strade di Albinea (Reggio Emilia [VIDEO]

I delfini al porto di Cagliari a marzo 2020 [VIDEO]

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