Coronavirus, anche la Sardegna gioca d’anticipo: messe consentite dal 4 maggio, parrucchieri ed estetisti riaprono l’11

Il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas ha annunciato alcune novità introdotte con una nuova ordinanza che avrà vigore dal 4 al 17 maggio
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La Sardegna si muove in anticipo rispetto al governo sul fronte riaperture nella fase 2 dell’emergenza coronavirus in Italia, in particolare per quanto riguarda messe e parrucchieri. “Visto che il governo ha vietato le cerimonie ma non le funzioni religiose, consentiamo nel territorio regionale lo svolgimento delle funzioni eucaristiche ordinarie ossia le messe ordinarie con obbligo di distanziamento tra le persone e dispositivi di protezione”. Lo ha detto il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas, in diretta Fb, annunciando alcune novità introdotte con una nuova ordinanza che avrà vigore dal 4 al 17 maggio. “Sospese le cerimonie civili e religiose ad eccezione di quelle funebri con esclusiva partecipazione dei congiunti“, ha aggiunto.

Dall’11 maggio, in base a una valutazione sull’andamento della curva dei contagi, nei comuni della Sardegna con un parametro di diffusione uguale o inferiore a 0,5, diamo la possibilità per il sindaco di riaprire attività, come saloni di parrucchieri, estetisti, tatuatori, ha aggiunto. Solinas ha precisato che la riapertura potrà avvenire con una serie di prescrizioni, “previo appuntamento, con divieto di sosta all’interno se non per il tempo del servizio“. Sempre dall’11 potranno essere riaperte attività di “abbigliamento, calzature, gioiellerie e profumerie“.

Tra le altre misure, Solinas ha disposto l’apertura “al pubblico di parchi, ville e giardini a condizione che non ci siano assembramenti e sia osservato il distanziamento sociale“. Via libera anche alla “pratica di sport individuali all’aria aperta” e allo spostamento “nell’ambito della regione nei comuni dove si abbiano altre case di proprietà per controlli e manutenzione” autorizzando allo spostamento sia i singoli che nuclei familiari conviventi. Vengono riaperte anche “attività di manutenzione delle aree verdi pubbliche e private” mentre, tra le altre decisioni, c’è anche quella di demandare ai sindaci, “in relazione alla loro conoscenza, la possibilità di consentire con propria ordinanza l’apertura di mercati rionali o a km zero“. “Abbiamo autorizzato – ha continuato – la toelettatura di animali da compagnia per appuntamento“.

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