In Veneto i tamponi sono 548.843, 12.045 più di ieri: lo ha reso noto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, nella consueta conferenza stampa sui numeri del Coronavirus.
I positivi sono 19.038, 8 in più nelle ultime 24 ore. In isolamento ci sono 3.210 persone, 249 in meno rispetto a ieri. I ricoverati sono 566, 9 in meno, mentre in terapia intensiva ci sono 46 persone, uno in meno rispetto a ieri, di questi 15 sono positivi. I dimessi sono 3.229, 13 in più rispetto a ieri, i morti in totale sono 1.841 dei quali 1.337 in ospedale.
Parlando delle numerose segnalazioni di movida Zaia ha detto ai giornalisti che “alla volta del 28 maggio, dieci giorni dopo l’apertura del 18, capiremo come vanno i numeri. Se ci saranno casi di re-infezione dovremmo ripensare a chiusure, restrizioni e anche a fare quarantene di focolai evidenti“. “Tutti rilevano nelle piazze italiane un clima di festa, di liberi tutti, ce l’abbiamo fatta. Con i presidenti di Regione siamo preoccupati, perché il rischio di reinfezione è alto. La maggioranza rispetta le regole, ma dobbiamo preoccuparci del rumore dell’albero che cade“, ha affermato Zaia. “Siamo attenti a vedere il modello matematico e l’evoluzione in 10 giorni, per capire quel che sta succedendo, con un aumento di ricoveri dovremmo ripensare a chiusure, a restrizioni, anche a fare quarantene su focolai evidenti, con due-tre individui nella stessa località. Invito a fare sacrifici almeno fino al 2 giugno“.