Anche Ursula von der Leyen appoggia le indagini sul Coronavirus: “Importante conoscerne le origini, la Cina collabori, dobbiamo essere meglio preparati la prossima volta”

"Non si sa quando ci sarà il prossimo virus, quindi vogliamo tutti aver imparato la lezione per la prossima volta e aver creato un sistema di preallarme che funzioni davvero"
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Anche Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, ha appoggiato le richieste di indagini sulle origini del nuovo coronavirus e ha dichiarato che la Cina dovrebbe essere coinvolta nel processo. Gli avvocati di Paesi come Germania, Svezia e Australia hanno richiesto un’indagine sulle origini del virus, che finora ha infettato oltre 3,4 milioni di persone, uccidendone oltre 245.000. A CNBC, von der Leyen ha dichiarato che vorrebbe vedere la Cina cooperare con la sua organizzazione e con le altre per andare a fondo su come il virus sia esattamente emerso.

cinaCredo che questo sia importante per tutti noi, intendo per il mondo intero. Non si sa quando ci sarà il prossimo virus, quindi vogliamo tutti aver imparato la lezione per la prossima volta e aver creato un sistema di preallarme che funzioni davvero e il mondo intero deve contribuire”, ha detto.  Il presidente ha richiesto più trasparenza in futuro e ha detto che i governi dovevano imparare le lezioni dall’attuale crisi. “Una delle lezioni apprese da questa pandemia è che abbiamo bisogno di dati più solidi. Per esempio, a livello dell’Unione Europea, sappiamo che abbiamo bisogno di un sistema di dati più solido per situazioni simili, come stiamo vedendo ora con il coronavirus. E per costruire un sistema su cui si può contare”, ha aggiunto.

Alla domanda che un’indagine possa portare ad un indebolimento delle relazione con la Cina, von der Leyen ha affermato: “No, non credo, perché è tutto nel nostro interesse. Voglio dire, questa pandemia ha causato così tanti danni. Quindi è nel nostro stesso interesse, di ogni Paese, essere meglio preparati la prossima volta. Lo saremo, non sappiamo quando si verificherà di nuovo una crisi simile, ma dovremmo essere meglio preparati di adesso”.

La Cina è ora più che mai sotto i riflettori del mondo intero. Un numero sempre maggiore di Paesi la accusa di una cattiva gestione dell’epidemia nelle sua fasi iniziali, che ha portato il mondo a fare i conti con una pandemia che avrebbe potuto essere evitata. Gli Stati Uniti insistono sulla tesi del virus fuoriuscito dal laboratorio di virologia di Wuhan, mentre l’alleanza di intelligence Five Eyes ha messo in luce tutti i tentativi di Pechino di nascondere al mondo la verità su quanto stava succedendo. Tutte accuse che la Cina continua a respingere con forza.

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