L’evoluzione della vita sul nostro pianeta era davvero poco probabile, tanto che la percentuale di successo di forme di vita microbiche, e ancor piu’ intelligenti, era davvero molto scarsa. Lo sostengono in un articolo pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences i ricercatori della Columbia University, che hanno realizzato un modello matematico statistico per determinare la probabilita’ della comparsa di vita sulla Terra.
“Abbiamo considerato la linea temporale nota della vita sul pianeta durante i primi anni della sua formazione, scoprendo che l’evoluzione della vita in base alla storia della Terra ricostruita in base alle evidenze fossili e la loro datazione dovrebbe contrastare le possibilita’ di circa 3 a 1”, afferma David Kipping della Columbia University.
“Se invece consideriamo il modello sulla base di alcune prove addirittura antecedenti, la proporzione sale a 9 a 1, se dovessimo interpretarla come una scommessa. Il nostro studio inoltre dimostra che la probabilita’ che una forma di vita intelligente potesse evolversi era di circa 40 per cento. Si tratta di informazioni piuttosto suggestive“, commenta il ricercatore. “In altre parole, la vita sul nostro pianeta sarebbe stata piu’ statisticamente probabile circa 190 milioni di anni dopo la finestra temporale considerata abitabile, quando le condizioni del pianeta erano pero’ tutt’altro che ospitali, con un’atmosfera densa e tossica e la superficie spesso soggetta a collisioni con asteroidi“, prosegue Kipping, aggiungendo che sebbene la vita si sia evoluta relativamente presto, il passaggio da organismi monocellulari a esseri intelligenti ha richiesto miliardi di anni, ed e’ proprio questo passaggio ad essere stato poco probabile e decisamente sorprendente, a detta dell’esperto.
“Il nostro studio e’ stato modellato sulla base dei dati relativi alla Terra, pertanto non possiamo applicarlo per la ricerca di vita su altri pianeti, che non deve assolutamente sembrare scoraggiante. Si tratta inoltre di probabilita’ statistiche, che ci dicono semplicemente che l’evoluzione della vita e’ stato un perfetto caso fortuito per il nostro pianeta. Un insieme di condizioni che potrebbero tranquillamente essersi verificate su altri mondi, con parametri e risultati diversi”, conclude Kipping.