“Siamo in ansia per la sorte dei lavoratori dispersi in mare mentre in condizioni meteo proibitive si trovavano a bordo dell’imbarcazione della Marineria di Terrasini, Nuova Iside. Ansia e rabbia. Perche’ in tempi di emergenza Coronavirus, quando la crisi si fa ancora più dura, i pescatori rischiano come e più di prima la propria vita nella disperazione del bisogno che li spinge oltre la paura“. Lo dichiarano la segretaria Uila Pesca Enrica Mammucari e i segretari regionali Uila Pesca Tommaso Macaddino e Nino Pensabene, sulla ‘Nuova Iside’ che la Guardia costiera continua a cercare nelle acque tra Ustica e San Vito Lo Capo.
“Siamo vicini – affermano i sindacalisti – alle famiglie dei pescatori della Nuova Iside e alla Marineria di Terrasini. Proprio pensando a loro vogliamo sottolineare come le imprese del settore, malgrado la Cassa integrazione in deroga, siano al collasso a causa della chiusura dei canali di vendita nella ristorazione. Sono certamente utili e importanti le misure previste nel decreto CuraItalia e nel cosiddetto decreto di maggio ma sono anni che ci battiamo rivendicando un ammortizzatore sociale strutturato per il settore e un’effettiva tutela del diritto alla salute, alla sicurezza, dei pescatori. Facciamo, infine, appello al Governo regionale e all’Ars affinche’ destinino al comparto ulteriori risorse del fondo Feamp”.