Coronavirus, epidemiologo: “Nuovi casi degli ultimi giorni frutto dell’attività di screening, continuare con il distanziamento fisico, non sociale”

"Questa settimana abbiamo riscontrato qualche leggero aumento probabilmente legato al fatto che molte regioni hanno cominciato la ricerca attiva di casi tramite screening della popolazione"
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I nuovi casi positivi riscontrati negli ultimi giorni sono frutto dell’intensificarsi dell‘attivita’ di screening avviata dalle Regioni“. Lo sostiene Vittorio Demicheli, epidemiologo e direttore sanitario dell’Agenzia di Tutela della Salute (ATS) della Citta’ Metropolitana di Milano, e membro della Cabina di Regia del monitoraggio Covid del Ministero della Salute, ospite oggi della diretta Facebook di LombardiaNotizieOnline. “Questa settimana – spiega Demicheli – abbiamo riscontrato qualche leggero aumento probabilmente legato al fatto che molte regioni, come la Lombardia, hanno cominciato la ricerca attiva di casi tramite screening della popolazione, soprattutto attraverso test sierologici”. “Contemporaneamente pero’ si sono registrati alcuni nuovi focolai. In Lombardia sono microscopici, altrove invece sono piu’ grandi. Ne deriva che, per quanto il lockdown sia stato efficace, e’ meglio essere prudenti perche’ il virus e’ ancora in grado di trasmettersi”.

Negli ultimi giorni abbiamo assodato che piu’ della meta’ dei nuovi casi deriva da positivita’ riscontrate da test sierologici. Li definiamo casi ‘vecchi’, ‘debolmente positivi’ e con una carica virale cosi’ bassa che probabilmente non e’ piu’ in grado di trasmettere l’infezione. Da un punto di vista della pericolosita’ quindi, non sono come i ‘nuovi casi’ che invece hanno bisogno di essere rapidamente rintracciati e messi in quarantena“. Secondo Demicheli e’ anche fondamentale valutare il continuo e costante calo dei ricoverati in terapia intensiva e degli accessi ai Pronto soccorso. Per quanto riguarda la capacita’ di ricoverare nel caso l’epidemia riprendesse, Demicheli rassicura: “Questo versante, che tecnicamente chiamiamo della resilienza, nella nostra Regione e’ assolutamente rassicurante. La nostra capacita’ di far fronte ad una seconda, eventuale, ondata in questo momento e’ senz’altro buona”.

Non e’ ancora arrivato il momento – spiega – di abbassare la guardia sul distanziamento fisico, non su distanziamento sociale. Le persone possono frequentarsi e avere rapporti soddisfacenti, bisogna pero’ tenere sempre un’adeguata distanza fisica”.

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