“Occorre procedere nel difficile percorso di decarbonizzazione intervenendo con investimenti importanti stimati in 130 mila miliardi di dollari per avviare e diffondere l’uso delle energie rinnovabili: dal solare, all’eolico fino al geotermico per innescare un processo virtuoso che ci consenta entro il 2050, a livello globale, di tagliare il 70% delle emissioni di anidride carbonica”.
Queste le parole di Vincenzo Giovine, Vice Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi e Coordinatore della Commissione “Ambiente” del CNG, in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente, proclamata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1972. Il tema per l’edizione 2020 è “È il momento per la Natura”, dedicato alla biodiversità e al rischio di estinzione di circa 1 milione di specie viventi, su un totale stimato di circa 8.7 milioni. Anche quest’anno il 5 giugno il Consiglio Nazionale dei Geologi, sempre attento alle tematiche ambientali, aderisce all’iniziativa. “La giornata mondiale dell’ambiente costituisce un’occasione importante – spiega Giovine – per ribadire la necessità di un cambiamento ambientale radicale improntato ad una gestione sostenibile delle risorse al fine di tutelare il futuro del pianeta e delle specie viventi”.
“L’emergenza sanitaria da Covid19 e la conseguente crisi economica post pandemica – sottolinea Giovine – hanno posto il problema di come progettare il futuro ripartendo dalle energie rinnovabili per minimizzare gli effetti del cambiamento climatico e, contestualmente, per garantire forme di energia green in grado di soddisfare il fabbisogno dell’umanità. Tra gli obiettivi chiave entro il 2030, presentati dalla Commissione Ue, c’è una riduzione almeno del 40% delle emissioni di gas a effetto serra (rispetto ai livelli del 1990) e di raggiungere il consumo di almeno il 32% di energia rinnovabile.”
“Aumentare considerevolmente entro il 2030 la quota di energie rinnovabili nel consumo totale di energia” è anche uno dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030 dell’Onu. “I geologi come tecnici dell’ambiente sono in prima linea – continua il Vice Presidente CNG – per promuovere un uso corretto e sostenibile delle energie rinnovabili. Tra queste, da diversi anni, il Consiglio Nazionale dei Geologi promuove la geotermia, fonte di energia pulita che si rinnova nel terreno con zero emissioni di anidride carbonica”.
L’isolamento cui siamo stati costretti durante la crisi sanitaria ci ha fatto riscoprire l’importanza degli spazi verdi e del verde pubblico urbano come parchi e giardini. Proprio le aree verdi, le foreste e gli ambienti naturali, fondamentali per il mantenimento e la vita delle biodiversità, sono messi a rischio dall’elevato consumo di suolo che, secondo l’Annuario dei dati ambientali 2019 dell’Ispra, è cresciuto in Italia al ritmo di 2 metri quadri al secondo fra il 2017 e il 2018, cementificando o asfaltando 23.000 km2. “L’azione dei geologi deve essere rivolta all’uso consapevole del suolo, alla cura del territorio e alla difesa e mitigazione dei rischi derivanti dal dissesto idrogeologico” conclude Giovine.