Secondo Lise Kingo, direttore esecutivo del Global Compact delle Nazioni Unite, la pandemia di Coronavirus è “solo un’esercitazione antincendio” per ciò che potrebbe accadere a causa della crisi climatica.
Il Global Compact delle Nazioni Unite è un’iniziativa nata per incoraggiare le aziende di tutto il mondo ad adottare politiche sostenibili, come rafforzare l’impegno per la riduzione delle emissioni di gas serra.
“L’umanità è completamente interconnessa e interdipendente – ha proseguito Kingo in un’intervista al Guardian – Senza solidarietà, specialmente verso le persone più vulnerabili, perdiamo tutti. Stiamo pagando il prezzo per aver chiuso un occhio su ovvie ingiustizie nel mondo“. “Il modo in cui viviamo e produciamo non è sostenibile. L’unica strada da percorrere è creare un mondo che non lasci nessuno indietro“. Ci sono “connessioni evidenti” tra la crisi causata dal Coronavirus, quella climatica e le proteste generate dal movimento Black Lives Matter.
“Ora è chiaro a tutti che la disuguaglianza sociale fa parte dell’agenda per uno sviluppo sostenibile,” ha proseguito Kingo, sottolineando che i diritti umani sono “inseparabili” dalla gestione della crisi climatica. “Tutti i dirigenti devono diventare attivisti sociali. Così si creano mercati stabili per le aziende di tutto il mondo. I giovani tengono a questa causa e non vogliono lavorare per aziende che non hanno una solida strategia di responsabilità“.