Clima, Uecoop: “In Italia una crisi meteo al giorno nel 2020”

In Italia nei primi sei mesi del 2020 si è verificato più di un evento estremo al giorno, per un totale di 242 situazioni meteo critiche fra tempeste di grandine e pioggia, bufere di vento e ondate di calore
MeteoWeb

In Italia nei primi sei mesi del 2020 si è verificato più di un evento estremo al giorno, per un totale di 242 situazioni meteo critiche fra tempeste di grandine e pioggia, bufere di vento e ondate di calore in progressivo aggravamento con il proseguire dell’estate. E’ quanto emerge da una elaborazione dall’Unione europea delle cooperative (Uecoop) sulla base della banca dati europea ESWD in occasione della giornata internazionale delle cooperative sabato 4 luglio dedicata per il 2020 alla lotta ai cambiamenti climatici che pesano sempre di più sulla salute, sulla vita e sul lavoro delle persone. La situazione purtroppo secondo buona parte degli indicatori e delle ricerche scientifiche è destinata a peggiorare nei prossimi anni, infatti – continua Uecoop – le emissioni di gas serra nell’ultimo ventennio sono aumentate del 50% con conseguenze evidenti sul riscaldamento globale e le dinamiche meteo a livello globale e nazionale.

L’avanzare dei cambiamenti climatici – evidenzia Uecoop – sta imponendo anche una modifica delle metodologie di assistenza da parte delle cooperative e degli operatori specializzati soprattutto sul fronte dell’assistenza a malati, disabili, anziani e bambini i più esposti al rischio di malori, colpi di calore, problemi di disidratazione e malattie respiratorie legate agli sbalzi di temperatura anche per il maggior utilizzo dei sistemi di aria condizionata. Ondate di caldo torrido sempre più frequenti – sottolinea Uecoop – impongono maggiore attenzione alle temperature interne degli ambienti, a una maggiore idratazione e a una gestione ragionata dell’abbigliamento in funzione anti calore e contro gli sbalzi termici nei locali climatizzati.

Infatti sono quasi 9 milioni gli italiani a rischio – stima Uecoop – e nei grandi centri urbani l’incremento del rischio malori raggiunge il 50% per i soggetti con più di 85 anni e per vedovi, separati e divorziati spiega Uecoop sulla base di uno studio del Dipartimento della Protezione Civile. Una situazione ancora più seria se si considera – evidenzia Uecoop – l’invecchiamento progressivo della popolazione con l’Italia che ha raggiunto il record storico di rappresentanti della terza età con più di 13,8 milioni di anziani nel 2019 con una crescita di 800mila ultra 65enni nell’ultimo quinquennio.

In questo contesto è di fondamentale importanza il lavoro dei centri psicosociali dei comuni, delle Onlus e delle cooperative socio assistenziali – sottolinea Uecoop – per sostenere una rete di operatori anti caldo e anti solitudine in grado di seguire le situazioni più a rischio e prevenire malori e disagi. Il mutamento della situazione ambientale in Italia e nel mondo – continua Uecoop – pone quindi la sfida di un’assistenza di qualità a lungo termine anche all’esterno del perimetro della famiglia con la necessità di potenziare un sistema di welfare che – conclude Uecoop – metta insieme il meglio del pubblico e il meglio del privato ambito nel quale migliaia di cooperative assistono già 7 milioni di famiglie in Italia.

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