Un drappello di “sentinelle del coronavirus” da attivare sul territorio per scongiurare un nuovo tsunami di Coronavirus: lo propone l’epidemiologo Pierluigi Lopalco, docente di Igiene all’università di Pisa e a capo della task force per l’emergenza in Regione Puglia.
“Più che prevedere il futuro, nel controllo di una epidemia è importante accorgersi per tempo di quello che sta succedendo sul territorio. Se avessimo potuto sapere a dicembre che il virus era già arrivato in Italia, l’ondata pandemica avrebbe avuto tutto un altro aspetto e forse avremmo potuto evitare il lock-down. E’ quello che serve ora per evitare una seconda ondata: sorvegliare attentamente il territorio. Fra le varie armi a disposizione c’è anche la tecnica della sorveglianza sentinella,” spiega Lopalco in un post su Facebook. “Si tratta di un campione di medici di medicina generale e pediatri di libera scelta che si offrono di segnalare TUTTI i casi di febbre che vengano alla loro osservazione e di cui non si sia fatto diagnosi di conferma. Proprio fra questi casi di febbre a causa non nota potrebbe nascondersi il coronavirus. Il ruolo di questi medici è di fornire una linea di base su cui eventualmente individuare segnali di picco di febbre in un certo territorio che potrebbe corrispondere ad una circolazione virale sospetta.
Questa tecnica si usa correntemente per misurare l’intensità di circolazione dei virus influenzali. In Puglia abbiamo avviato lo stesso sistema nei mesi estivi per individuare l’eventuale circolazione nascosta di coronavirus. Un centinaio di medici, che presto saranno circa 200, ogni settimana forniscono il numero di febbri osservate e permettono di costruire la curva di incidenza che vedete in figura.
Osserviamo l’orizzonte, sperando che sia sempre sereno. Grazie ai colleghi sentinelle e a Cinzia Germinario che dirige l’Osservatorio Epidemiologico Regionale e permette di sorvegliare virus e batteri in Puglia.”