Un documento pubblicato dall’ECDC (Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie) fornisce “evidenze e guide scientifiche per ambienti sanitari e per la popolazione sull’utilizzo di guanti come misura di prevenzione durante la pandemia di COVID-19”.
Tra le conclusioni rivolte alla popolazione, il documento evidenzia: “Attualmente ci sono prove insufficienti per raccomandare l’uso di guanti come misura di prevenzione nel contesto del COVID-19 al pubblico e alle persone nella maggior parte delle occupazioni. L’utilizzo di guanti nella comunità potrebbe portare alla convinzione errata che le pratiche per l’igiene delle mani possano essere trascurate. Il regolare utilizzo dei guanti potrebbe portare il rischio di effetti dermatologici collaterali. La produzione di rifiuti per l’utilizzo non necessario di guanti provoca danni ambientali”.
Per quanto riguarda gli ambienti sanitari, invece, il documento sottolinea: “È raccomandato l’utilizzo di guanti medici come parte delle precauzioni standard per ridurre il rischio di contaminazione delle mani degli operatori sanitari con sangue e altri fluidi del corpo, incluso il contatto con cute non integra e mucose. Quando indicato, l’utilizzo di guanti medici è raccomandato come parte delle precauzioni di contatto, per ridurre il rischio di diffusione di agenti patogeni all’ambiente del paziente, ad altri pazienti e per la protezione degli operatori sanitari. In caso di carenze, è opportuno dare la priorità ai guanti medici monouso per l’utilizzo negli ambienti sanitari”.
L’utilizzo di guanti da parte del pubblico nell’ambito della trasmissione di COVID-19
“Nella comunità, le misure raccomandate per mitigare la diffusione del COVID-19 sono il distanziamento fisico, il rispetto delle norme respiratorie e una meticolosa igiene delle mani e l’utilizzo di mascherine nelle aree in cui c’è trasmissione nella comunità e negli ambienti in cui non può essere assicurato il distanziamento fisico. Attualmente ci sono evidenze insufficienti per raccomandare che le persone nella comunità indossino guanti medici o guanti per attività domestiche nel contesto del COVID-19. Un’eccezione è per coloro che hanno un caso di COVID-19 all’interno della stessa casa, che forniscono assistenza medica, puliscono o gestiscono direttamente rifiuti potenzialmente contaminati, come fazzoletti usati”, si legge nel documento.
“Prima del COVID-19, le persone che svolgono diverse occupazioni indossavano già guanti per proteggersi dall’infezione. Logicamente, l’utilizzo di guanti da parte loro potrebbe proteggerli anche dall’infezione COVID-19. Tuttavia, ci sono evidenze insufficienti per raccomandare l’utilizzo di guanti per quelle occupazioni che non prevedevano già l’utilizzo di guanti per motivi professionali, per esempio cassieri in negozi e supermercati, autisti di bus e taxi, dipendenti d’ufficio”, precisa l’ECDC.
“L’utilizzo di guanti da parte del pubblico nella comunità può portare alla convinzione errata che la disinfezione e il lavaggio delle mani possono essere trascurati, mentre rimangono uno dei pilastri importanti di prevenzione efficace della trasmissione del SARS-CoV-2. Ogni volta che vengono rimossi i guanti, dovrebbe esserci un adeguato lavaggio delle mani con acqua e sapone o una disinfezione delle mani. Il problema principale delle mani o dei guanti contaminati è che l’infezione avviene toccando inavvertitamente naso, bocca e occhi e i guanti contaminati aumentano il rischio perché la regolare disinfezione spesso non viene eseguita dopo aver toccato superfici potenzialmente contaminate. L’uso prolungato dei guanti è associato ad un maggior rischio di effetti dermatologici collaterali, soprattutto in caso di utilizzo insufficiente di prodotti per la cura della pelle. Inoltre, l’utilizzo dei guanti ha il potenziale di indurre reazioni allergiche, per esempio in coloro che sono allergici al lattice”, riporta il documento.
“Ci sono evidenze limitate sugli effetti di soluzioni disinfettanti a base di alcol sui guanti medici”, per questo gli esperti dell’ECDC non raccomandano la decontaminazione dei guanti. “L’ECDC sconsiglia l’applicazione di soluzioni a base di alcol (come igienizzanti per le mani a base di alcol o altri disinfettanti) su guanti medici monouso o l’utilizzo di qualsiasi altro metodo di disinfezione, in linea anche con l’OMS, a causa dell’incompatibile tolleranza di diversi tipi di guanti e materiali dei guanti a tali trattamenti”, si legge.
“Infine, l’uso non necessario dei guanti nella comunità da parte di milioni di persone ogni giorno determina la produzione di un’enorme quantità di rifiuti medici nell’ambiente. Il regolare utilizzo di guanti da parte del pubblico come misure di prevenzione attualmente non è raccomandato per il COVID-19 o altre infezioni respiratorie”, conclude il documento dell’ECDC.