“Mi rendo conto di come molte persone, in questa pandemia, facciano fatica ad accettare le incertezze intellettuali e scientifiche di un quadro conoscitivo in continua evoluzione. Pensano che ci sia la risposta a tutto, e magari si irritano se segnaliamo incongruenze o limitazioni nella conoscenza”. Così, sulla propria pagina Facebook, il virologo , in un post dal titolo esplicativo: IL PESO DELL’INCERTEZZA. “Il virus si è indebolito? Non lo sappiamo – prosegue –. Tornerà in autunno? Non lo sappiamo. Quanto servono le mascherine per uso “universale”? Non lo sappiamo. Quando ci sarà un vaccino efficace per uso di massa? Non lo sappiamo. Quanto sono veramente servite le chiusure? Non lo sappiamo”.
“Vedersi cambiare l’evidenza sotto gli occhi è difficile per tutti, ed ancora di più per chi non è uso al metodo ed alle sfide della scienza. Per cui in tanti si rifugiano in “opinioni” di tipo dogmatico dalle quali, evidentemente, traggono un qualche conforto psicologico (negazionismo, “chiusurismo”, etc). Io, nel mio piccolo, cercherò di spiegare ciò che invece sappiamo, giorno dopo giorno, guidato da scienza e coscienza, con pazienza ed onesta’ intellettuale. Il mio pubblico e’ chi vuole studiare ed imparare con me. Quelli che hanno già la verità in tasca fanno meglio a rivolgersi altrove”, conclude il virologo.
