Coronavirus, Speranza: “La battaglia non è vinta, vaccino obbligatorio? La coercizione è controproducente”

"L'auspicio è di avere il vaccino nel più breve tempo possibile. E' fondamentale, può essere l'arma vera che ci consentirà di vincere la battaglia col virus"
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Dobbiamo raccogliere il segnale di oggi, che la battaglia non è vinta, quindi dobbiamo tenere altissimo il livello di attenzione. Lo dice il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ai microfoni del ‘Tg2 Post’ in merito all’epidemia di coronavirus in Italia. “Dal 4 abbiamo aperto una nuova stagione e il Paese tutto sommato ha retto bene. Il virus non è sconfitto, ne è scomparso”, aggiunge. “L’auspicio è di avere il vaccino nel più breve tempo possibile. E’ fondamentale, può essere l’arma vera che ci consentirà di vincere la battaglia col virus. Si comincerà dal personale sanitario e dai più anziani. Su un vaccino del genere l’obbligatorietà rischia di avere in alcuni settori controproducentesottolinea -. La coercizione, mediamente, produce un effetto contrario. Dobbiamo lavorare sulla persuasione”.

La richiesta di Zaia di prevedere il carcere per chi non rispetta le norme contro il coronavirus? “E’ già previsto dalla legge. Oggi se una persona è positiva e ha l’obbligo di stare a casa ed esce di casa rischia da tre a diciotto mesi. E in più c’è una multa fino a 5mila euro. Quindi non dobbiamo fare una nuova norma: già esiste ed è molto chiara”, ha affermato Speranza.

In questi mesi ho visto un paese maturo, siamo stati il secondo al mondo ed essere colpiti. Ho trovato un paese che ha reagito in modo straordinario. Senza i comportanti corretti delle persone non ce l’avremmo fatta a ridurre la curva dei contagi. Io penso che l’Italia abbia risposto bene, le istituzioni e i cittadini sono stati all’altezza di una sfida tremenda. Ora dobbiamo trarre una lezione: investire sul servizio sanitario nazionale. Dobbiamo trasformare la crisi in un’opportunita’. Non dobbiamo sprecare questa crisi, chiudere la stagione dei tagli ed investire. Negli ultimi 5 mesi abbiamo messo sul sistema nazionale piu’ risorse degli ultimi cinque anni“, ha concluso Speranza.

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