L’Osservatorio Geofisico dell’Università di Modena e Reggio Emilia ha annunciato di avere ampliato la propria strumentazione con l’installazione di una nuova webcam che permette di ammirare il cielo.
Le immagini della nuova webcam, cosi come l’archivio delle 24 h è consultabile nella sezione dati in tempo reale.
Per i meteo-appassionati sarà un’occasione in più per osservare i temporali estivi, oppure per gli astrofili per osservare la volta celeste (a corredo dell’articolo un’immagine del passaggio della cometa Neowise vista dalla nuova webcam).
La webcam permette di osservare la volta celeste, dal torrione di palazzo Ducale a Modena, con un’ottica grandangolare.
Nei primi giorni di prova ha già documentato in modo dettagliato e innovativo la formazione di alcuni temporali, incluso il passaggio di una “shelf cloud“, associata a un forte temporale transitato l’11 luglio.
L’Osservatorio Geofisico fu istituito nel 1826 per volere del Duca Francesco IV d’Este che concesse in uso perpetuo gratuito la torre di levante Palazzo Ducale per l’istituzione, allora, di un Osservatorio Astronomico.
Nel corso degli anni, subì una lunga evoluzione sia per il mutare degli interessi scientifici sia per i fatti storici intercorsi, dall’Unità d’Italia alle guerre Mondiali, divenendo prima Osservatorio Meteorologico quindi Geo?sico.
Anche oggi, pur con i nuovi interessi ambientali, mantiene la denominazione originale (Osservatorio Geo?sico) perché è quella che più si addice e con la quale è nota ai modenesi e non solo.
Fin dalla nascita, oltre alle osservazioni degli astri, venivano annotate anche le condizioni e osservazioni meteorologiche originando così la serie storica meteoclimatica di Modena. Questa serie rappresenta il filo conduttore dell’unione del passato col presente ed è una delle più lunghe e ininterrotte d’Italia, tanto da essere stata oggetto di varie pubblicazioni nel corso del tempo. Essa rappresenta quindi un bene di notevole interesse storico, scientifico e culturale. Peraltro l’Osservatorio Geofisico di Modena è uno dei pochi, in Italia, che continua ad esistere ed operare e ad eseguire le misure nel medesimo sito di origine.
Attualmente le osservazioni sono state ampliate a varie altre grandezza meteorologiche, geofisiche e ambientali e sono effettuate anche in altre stazioni nel territorio modenese e reggiano che confluiscono nella rete locale di osservazioni gestita presso il LARMA (laboratorio di Analisi, Rilevamento e Monitoraggio Ambientale) nella sede di via Vivarelli del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari”.
La sede storica dell’Osservatorio Geofisico, presso il torrione di levante di Palazzo Ducale, ha anche al suo interno un Museo Astronomico e Geofisico che raccoglie il notevole patrimonio storico museale dell’Osservatorio. I manoscritti delle osservazioni, libri e documentazione storica, strumenti scientifici del XIX-XX secolo astronomici, meteorologici, geofisici, ottici ecc sono parte integrante dell’Osservatorio Geofisico.