Orso M49, spostamenti limitati sulla Marzola: i forestali monitorano 

Terzo giorno di latitanza per l'orso M49 caratterizzato ancora una volta solo da minimi spostamenti
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Terzo giorno di latitanza per l’orso M49 caratterizzato ancora una volta solo da minimi spostamenti. Il luogo dove si muove il plantigrado più ricercato d’Italia, autore di una seconda rocambolesca fuga dal centro faunistico del Casteller a sud di Trento, sono sempre i boschi verso la vetta della Marzola, la montagna alta 1.700 metri sopra la citta’ di Trento tra la valle dell’Adige e la Valsugana.

L’orso M49 era fuggito sulla Marzola anche il 15 luglio del 2019, la data della prima grande fuga dal Casteller per poi intraprendere un lungo ‘viaggio’ attraverso la Val di Fiemme, sconfinare in Alto Adige, entrare in letargo nella Val Calamento ed essere catturato lo scorso 28 aprile nella Giudicarie (zona occidentale della provincia).

Come segnalano i forestali trentini, oggi gli spostamenti del plantigrado sono stati limitati anche se è stato spesso attivo come riscontrato tramite il segnale radio VHF emesso dal radiocollare. Sulla Marzola stanno operando diverse squadre di forestali che hanno un doppio compito, monitorare gli spostamenti dell’animale ed informare, nonché istruire in caso di incontro ravvicinato con l’orso, gli escursionisti. “Il segnale radio garantisce una localizzazione meno precisa del GPS ma in compenso registra anche i più piccoli movimenti dell’animale”, spiega Claudio Groff, responsabile del settore grandi carnivori della Provincia.

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