Caldo, come tutelare i bambini? I consigli del pediatra

"Evitare di uscire di casa nelle ore più calde della giornata, fare pasti leggeri, privilegiando un'alimentazione ricca di frutta e verdura"
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“Bere tanta acqua. Non c’è niente di meglio dell’acqua”. Alberto Villani, presidente della Società italiana di pediatria (Sip) e responsabile del dipartimento di pediatria generale e malattie infettive dell’ospedale Bambino Gesù, spiega all’AGI che per combattere l’afa opprimente delle nostre giornate estive è questa la regola numero uno, soprattutto per i bambini e gli anziani.

E poi, “evitare di uscire di casa nelle ore più calde della giornata, fare pasti leggeri, privilegiando un’alimentazione ricca di frutta e verdura, e se c’è l’esposizione al sole bisogna proteggere la cute dei più piccoli con creme solari adeguate e idratarla successivamente”.

Sì ai succhi di frutta per i bambini, se rispettano le norme adeguate all’eta’ infantile, ma è preferibile consumarli occasionalmente. Molto importante è evitare i colpi di sole che, spiega Villani, “sono causati da tre fattori: il calore, l’umidità e la scarsa circolazione dell’aria. Anche stare seduti all’ombra può essere pericoloso, se manca la ventilazione”.

Quindi vanno adottati comportamenti dettati dal buon senso. “Bisogna evitare che i bambini giochino all’aperto nelle ore più calde – suggerisce il pediatra – stare sotto il solleone e giocare a pallavolo o a racchettoni è imprudente. L’attività fisica deve essere ridotta al minimo perché è facile rompere l’equilibrio dell’organismo. Quando arriva il colpo di calore – spiega Villani – la temperatura del corpo si alza, il nostro termostato interno non funziona più, e ciò può provocare danni a molti organi interni. I reni, ad esempio, sono i primi a risentirne, se al calore non si associa una buona idratazione”. Inoltre, “più è stata lunga l’esposizione al sole, più è impegnativa la ripresa della normale attività dell’organismo. Quindi – conclude Villani – il colpo di sole è una cosa da non sottovalutare”.

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