Caso Viviana Parisi, finito l’esame dei vestiti della donna: “Il Dna può essere deteriorato”

E' terminato presso il laboratorio della Polizia scientifica di Palermo l'esame sui vestiti indossati da Viviana Parisi al momento del ritrovamento del corpo sotto un traliccio nei boschi di Caronia (Messina)
  • viviana parisi scomparsa
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  • Viviana Parisi con il marito, Daniele Mondello
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E’ terminato presso il laboratorio della Polizia scientifica di Palermo l’esame sui vestiti indossati da Viviana Parisi al momento del ritrovamento del corpo sotto un traliccio nei boschi di Caronia (Messina). Presente anche il medico legale incaricato dalla Procura di Patti (Messina) Elvira Ventura Spagnolo che ha eseguito gli esami su una campionatura.

Successivamente la polizia scientifica farà delle indagini Genetico forensi sui campioni. “Abbiamo fatto dei prelievi – ha spiegato il medico all’Adnkronos – al fine di effettuare delle successive indagini di carattere genetico-forense. Quindi l’estrazione di Dna per capire intanto la tipologia di materiale presente sull’indumento. E a quel punto viene individuato se si tratta di materiale di natura umana e si estrae il Dna”.

“Bisogna considerare che essendo un indumento indossato da un cadavere in avanzato stato di putrefazione può essere intriso di materiali putrefattivi e quindi il Dna può essere deteriorato, dunque non necessariamente la sua estrazione può essere agevole”, dice ancora il medico che ha anche eseguito l’autopsia sul cadavere si Viviana Parisi ed eseguirà quello sul piccolo Gioele. “Si procederà poi con indagini di carattere genetico sempre per il discorso del Dna su altro materiale biologico – dice – però verrà fatto successivamente”. Oggi per la dottoressa “non poteva emergere nulla perché si effettuano i prelievi successivi”.

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