Coronavirus, 13 casi nella piccola frazione calabrese di Messignadi: il governatore Santelli dispone il lockdown totale [DETTAGLI]

Coronavirus, 13 casi in una piccola frazione del Comune di Oppido Mamertina a Reggio Calabria: la Regione dispone il lockdown
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Oggi pomeriggio l’ASP di Reggio Calabria ha comunicato alla Regione 13 casi positivi al Coronavirus nella piccola frazione di Messignadi, nel territorio comunale di Oppido Mamertina. Alcuni dei casi sono sintomatici. Stasera il Governatore della Regione Calabria, Jole Santelli, ha disposto la “zona rossa” molto ferrea per la piccola frazione situata tra la piana di Gioia Tauro e l’Aspromonte, in linea con i provvedimenti analoghi già adottati nei mesi scorsi per molte altre località calabresi (ultima la Tonnara di Palmi a metà giugno).

Il focolaio rappresenta un potenziale pericolo per l’ulteriore diffusione del virus, atteso che i soggetti positivi avrebbero avuto numerosi contatti stretti con i familiari e la popolazione del luogo, per i quali il Dipartimento di Prevenzione dell’ASP ha in atto ulteriori accertamenti, ma che già fanno registrare una incidenza superiore a 10 casi confermati per mille abitanti e una percentuale di test positivi sul totale dei test effettuati tra i contatti, prossima al 30%. La situazione epidemiologica, legata al cosiddetto focolaio, può peggiorare rapidamente, dando luogo ad altri focolai, non diversamente contenibili“, si legge nell’ordinanza della Regione.

Jole Santelli

Il governatore Santelli, così, ha deciso di disporre il “il divieto di allontanamento da parte di tutti gli individui ivi presenti, riducendo drasticamente ogni possibilità? di vicinanza fisica e limitando al massimo ogni spostamento, nonché il divieto di accesso, fatta salva la possibilità di transito in ingresso e in uscita dal territorio individuato, per gli operatori sanitari e socio-sanitari, per il personale impegnato nei controlli e nell’assistenza e nelle attività? riguardanti l’emergenza, e per le forze dell’Ordine, Forze di Polizia, Forze Armate, Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco impiegati per le esigenze connesse al contenimento della diffusione del COVID-19 o in altri servizi d’istituto, dei servizi pubblici essenziali, per gli spostamenti connessi alle relative attività“.

L’ordinanza consente “unicamente gli spostamenti ritenuti essenziali“, cioè quelli “motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute“. Compresi tra gli spostamenti essenziali anche quelli relativi alle “esigenze primarie delle persone, incluse quelle degli animali da afezione, purchè si resti in prossimità della propria abitazione“.

L’ordinanza sospende anche “tutte le attività commerciali e produttive, ad eccezione di quelle ritenute “essenziali”, se presenti nell’area individuata, secondo quanto già previsto dalle disposizioni nazionali e regionali in tema di lockdown“.

La zona rossa non ha una scadenza, ma verosimilmente si concluderà non appena verranno completati i test con i tamponi a tutti i residenti della piccola frazione di Oppido Mamertina. Nell’ordinanza, infatti, si legge che “in base all’evoluzione dello scenario epidemiologico e agli esiti del contact tracing, le misure indicate potranno essere rimodulate“.

L’individuazione del focolaio e l’isolamento della piccola frazione è una notizia che deve confortare i calabresi: si tratta dell’ennesima conferma di come stia funzionando bene il monitoraggio del territorio, consentendo di spegnere sul nascere tutti i focolai della pandemia. La Calabria è la Regione più grande d’Italia che si ritrova oggi senza pazienti Covid-positivi nei reparti di terapia intensiva, e ha il record di 91 giorni consecutivi senza vittime. L’isolamento di Messignadi è l’ennesima conferma che convivere con il virus si può, se funzionano le attività delle autorità competenti nel monitorare il territorio, individuare i focolai prima che degenerino ed intervenire prontamente per isolarli.

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