Coronavirus, l’esperto di Parigi: “i giovani si contagino d’estate, la riapertura delle scuole contribuirà all’immunità di gregge”

"Sono sempre più convinto che bisogna lasciare che i giovani si contaminino fra loro, a condizione che non abbiano contatti con i genitori e i nonni", afferma l'infettivologo Eric Caumes
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Si ritorna a parlare di immunità di gregge in merito alla pandemia di coronavirus con le parole del professor Eric Caumes, noto infettivologo del piu’ importante ospedale parigino, il Pitié- Salpêtrière. Per l’esperto, primario del reparto malattie infettive, è ora di cambiare strategia per la lotta al Covid-19. Caumes pensa a una sorta di “immunita’ di gregge” per i giovani, che potrebbero contagiarsi durante l’estate evitando i contatti con i familiari ma arrivando alla riapertura delle scuole gia’ immunizzati.

Il professor Caumes spiega che ormai il virus “circola in diversi luoghi” del paese, 19 dipartimenti, “probabilmente a causa delle vacanze che ne hanno favorito la propagazione nelle zone turistiche. Le autorita’, purtroppo – ammette – non riescono piu’ a controllare certi focolai. Esplodera’ in diversi punti contemporaneamente. Il problema e’ che corriamo sempre dietro all’epidemia invece di anticiparla. Questo virus e’ chiaramente troppo intelligente per gli europei, a parte i tedeschi”.

Il problema dell’alto numero di giovani contaminati in quest’ultimo periodo e’ “delicato” per Caumes: “Non possiamo imporre loro la mascherina ovunque e vietare di riunirsi, soprattutto in piena estate. Forse non sara’ politicamente corretto, ma io sono sempre piu’ convinto che bisogna lasciare che si contaminino fra loro, a condizione che non abbiano contatti con i genitori e i nonni. Altrimenti i giovani saranno un serbatoio di contaminazione e ci ritroveremo con un’epidemia ingestibile. Lasciandoli che si contaminino fra loro, parteciperanno all’immunita’ di gregge e al rientro a scuola sara’ piu’ efficace nelle scuole e nelle universita’, anche se cio’ avra’ delle conseguenze. Anche i giovani possono avere forme gravi“.

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