Esplosioni Beirut, 5.000 libanesi in piazza contro il governo: i manifestanti assaltano la sede del ministero degli Esteri

Manifestazioni e attacchi a Beirut durante una protesta contro la gestione da parte del governo della devastante esplosione di di martedì scorso nella capitale
MeteoWeb

Scene di guerriglia urbana sono in corso nel centro di Beirut: dagli incendi in piazza dei Martiri e dentro a un palazzo antistante alla piazza si levano colonne di fumo nero, mentre le sagome di manifestanti che lanciano pietre contro le forze di sicurezza si sovrappongono a quelle di militari e poliziotti che sparano gas lacrimogeni e pallottole di gomma attorno al palazzo di Azariye e nell’angolo tra l’albergo Le Gray e l’accesso alla strada che conduce al Parlamento.

Oggi, infatti sono diverse le manifestazioni in seguito alle esplosioni che hanno causato almeno 158 morti e 6.000 feriti. La polizia antisommossa libanese ha sparato gas lacrimogeni contro i manifestanti che cercavano di sfondare una barriera per raggiungere l’edificio del parlamento a Beirut durante una protesta contro la gestione da parte del governo della devastante esplosione di di martedì scorso nella capitale, come riferiscono media locali. Circa 5.000 persone si sono radunate in Piazza dei Martiri nel centro della città, alcune lanciando pietre, riporta l’emittente satellitare al Arabiya. La polizia ha sparato gas lacrimogeni quando alcuni manifestanti hanno cercato di sfondare la barriera che blocca una strada che porta al parlamento, ha riferito invece l’emittente locale LBCI.

I manifestanti al grido “la gente vuole la caduta del regime” hanno sollevato striscioni con la scritta: “Andatevene, siete tutti assassini”. I manifestanti hanno anche simulato l’impiccagione del leader delle milizie sciite Hezbollah, lo sceicco Hassan Nasrallah e il presidente della Repubblica Michel Aoun, come riferisce al Arabiya pubblicando una foto della simbolica esecuzione. “Vogliamo un futuro con dignità, non vogliamo che il sangue delle vittime dell’esplosione venga sprecato”, ha detto Rose Sirour, una dei manifestanti all’agenzia Reuters.

Un gruppo di manifestanti ha preso anche d’assalto la sede del ministero degli Esteri libanese nella zona di al Ashrafia di Beirut. Lo ha annunciato l’emittente televisiva “al Arabiya”. Si tratta dei manifestanti che erano stato respinti prima dalla zona del parlamento dalla polizia che ha sparato gas lacrimogeni per disperderli. Gli scontri tra manifestanti e polizia sono avvenuti nella piazza dei Martiri, vicino al parlamento libanese.

Almeno 109 manifestanti sono rimasti feriti nel centro di Beirut durante le proteste in corso nella città. Lo riferiscono i media libanesi sottolineando che la polizia ha lanciato lacrimogeni e proiettili di gomma. Secondo la Croce Rossa libanese – riporta The Daily Star – i feriti negli scontri di oggi pomeriggio sono 109: 22 sono stati portati in ospedale, mentre 87 sono stati curati in loco.

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