Esplosioni Beirut, il Partito di Hariri: “Gravi sospetti”

In Libano cominciano le prime avvisaglie di tensioni interne dopo le due potenti esplosioni di ieri che hanno devastato la capitale Beirut che in un bilancio ancora provvisorio hanno causato almeno 100 morti e 4.000 feriti
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In Libano cominciano le prime avvisaglie di tensioni interne dopo le due potenti esplosioni di ieri che hanno devastato la capitale Beirut che in un bilancio ancora provvisorio hanno causato almeno 100 morti e 4.000 feriti: il partito “Futuro” dell’ex premier Saad Hariri ha avanzato “gravi sospetti” sulle circostanze delle esplosioni, mentre nel centro della capitale la polizia è dovuta intervenire per sedare forti tensioni tra manifestanti di opposto segno, come riportano media locali.

“Ci sono gravi sospetti che gettano la loro ombra sull’esplosione, sulla sua tempistica, circostanza e luogo e sulla sua modalità e sui materiali incendiari che lo hanno causato”, ha detto Futura, in comunicato emesso al termine di una riunione tenuta in video-conferenza dell’Ufficio politico come ha riportato l’emittente LBCI.

“Futuro, come gruppo parlamentare e come ufficio politico e Consiglio esecutivo, non si limiterà a piangere sulle rovine di Beirut e considererà la catastrofe avvenuta grande come la guerra civile e quelle contro Israele”, ha aggiunto il partito. Intanto, la stessa emittente riferisce di un intervento delle forze di sicurezza “per sedare forti tensioni scoppiate tra sostenitori del partito Futuro e manifestanti radunati nel perimetro della piazza del Martiri” nel centro di Beirut.

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