Si cercano anche in due laghetti, che da oggi vengono scandagliati dai sommozzatori, le tracce di Viviana Parisi scomparsa lunedì 3 agosto con il figlio Gioele di 4 anni. Il giallo della Dj, in fuga dopo un banale incidente sull’autostrada, si carica così di altre drammatiche ipotesi.
Sono stati i vigili del fuoco a chiedere l’intervento dei sub dopo avere trovato tracce fresche di passaggi di persone vicino ai due laghetti. Gli invasi sono a una breve distanza dal punto in cui, sull’A20 Messina-Palermo, è stata trovata l’auto di Viviana la quale avrebbe scavalcato con il bambino il guardrail e si sarebbe messa in cammino verso la statale 113.
Da lì comincia un’ampia area boschiva con un sentiero che conduce ai due laghetti. Questa è ora la zona in cui si stanno concentrando le ricerche sulla scia del sospetto che Viviana possa avere attuato un gesto estremo.
AGGIORNAMENTO DELLE 16.45 Non hanno dato alcun esito le ricerche effettuate dai sommozzatori in un laghetto artificiale nelle vicinanze di Caronia, nel messinese. La procura di Patti, che ieri ha aperto una indagine, sta continuando a interrogare parenti e amici ma ancora non sarebbe emerso nula di rilevante. Sentito anche il marito, Daniele Mondello, che ha ribadito che non crede alla tesi di un allontanamento volontario. Secondo lui, la donna sotto di shock dopo l’incidente si sarebbe allontanata in stato confusionale. Gli inquirenti si chedono però perché Viviana, che ha detto al marito che sarebbe andata a a Milazzo , si trovava a Caronia ad oltre 100 km di distanza.