“A chi preme per riaprire gli stadi vorrei ricordare le conseguenze drammatiche che ha avuto Atalanta–Valencia del 19 febbraio scorso. In questo momento abbiamo altre priorità, pensare di riempire gli spalti sarebbe una follia“: lo ha affermato Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico scientifico, in un’intervista al Corriere della Sera.
Secondo Miozzo “aprire con più di mille spettatori è in questo particolare momento impensabile, il mondo del calcio è troppo importante per il nostro Paese, in previsione di una graduale apertura sarà necessario verificare gli effetti che questi eventi possono causare sulla curva e su quel maledetto indice di trasmissione Rt che a noi preme mantenere sotto controllo. È importante seguire le esperienze degli altri Stati dell’Ue“, come il Regno Unito che ha rinviato l’apertura, “ma anche altri Paesi guardano con preoccupazione la riapertura degli stadi“.
“Preoccupato? Sono attento a quello che accade. Non possiamo permetterci di tornare alle lezioni a distanza. La scuola è il motore della ripartenza e del Paese. Tutta la nostra attenzione deve essere concentrata su questo. È ancora troppo presto per dire che l’aumento dei contagi dipende dalla ripartenza della scuola. Ma noi sappiamo che avremo una risalita della curva, l’età media dei positivi che si alza di nuovo“. “Se la sperimentazione del vaccino non subirà altre frenate, se tutto va bene nella primavera 2021 cominceremo a ragionare sul ritorno alla normalità“.