“Domenica prossima saranno quattro settimane di positività al Covid, senza alcun sintomo. Il problema nel mio caso non e’ il virus in se’, ma il fatto di dover stare chiuso in casa pur sentendomi bene. Non vedo l’ora che tutto questo finisca presto”. Così Mirko, ventitreenne di San Venanzo che dal 23 agosto scorso, dopo altri tre tamponi risultati positivi, non e’ ancora riuscito a sconfiggere il coronavirus. Mirko, da allora, è in isolamento nella propria abitazione, dopo essersi contagiato probabilmente in Sardegna, dove ha trascorso una vacanza con una coppia di amici e la fidanzata (l’unica a non aver contratto il Covid) e dalla quale e’ tornato il 17 agosto.
“Il primo ad ammalarsi e’ stato il mio amico – racconta – che gia’ al ritorno aveva febbre e tosse. Ho quindi fatto un tampone anche io il 19 agosto, ma e’ risultato negativo. L’ho ripetuto il 23 e invece il responso questa volta e’ stato positivo“. Gli unici sintomi accusati da Mirko all’inizio della malattia sono stati la perdita del gusto e dell’olfatto, ma per un breve periodo di tempo. Anche i tamponi eseguiti il 31 agosto, il 9 e infine il 14 settembre hanno confermato l’esito positivo. “Quando ho fatto l’ultimo test pensavo di essere finalmente guarito – continua il giovane – visto che in quello precedente i valori erano in discesa. E invece dovro’ rimanere ancora chiuso in casa, da solo, in attesa del prossimo tampone. E’ la cosa piu’ difficile per un asintomatico come me, soprattutto a livello di testa”.
L’appello che ora rivolge ai suoi coetanei e’ di “stare attenti, di mantenere le distanze, di usare la mascherina e al ritorno da zone a rischio di fare il tampone e mettersi in isolamento fino alla risposta”. “Non tanto per noi – conclude – ma per i nostri genitori, i nonni e tutte le persone che ci circondano”.