Pierpaolo Sileri, viceministro della Salute, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’imprenditore e gli altri”, condotta dal fondatore dell’UniCusano Stefano Bandecchi su Cusano Italia Tv (ch. 264 dtt).
Sulla riapertura degli stadi – “A maggio ero contrario, perché secondo me era troppo presto. Però poi visto l’andamento dei contagi, con numeri sotto controllo, si trattava solo di aspettare. Ora ritengo sia giusta la decisione di riaprire gli stadi, ovviamente non la capienza completa dello stadio. Ritengo però che siano troppo pochi mille posti. Io sono per una riapertura graduale degli stadi, che consenta un utilizzo dello stadio con le dovute misure di sicurezza: la distanza, l’uso della mascherina, e con la capienza che può andare via via aumentando. E’ chiaro che una riapertura totale in questo periodo non potrà esserci”.
Sui test salivari per diagnosticare il covid – “I test salivari possono consentire diagnosi veloci ed affidabili. Sicuramente il tampone è il più affidabile, ma è anche più invasivo e meno rapido. Auspico che i test salivari siano utilizzabili entro fine mese in maniera diffusa in tutta Italia. Non conosco la cifra esatta del costo, ma credo che andando avanti i costi saranno sempre più bassi, così come è stato per i tamponi“.
Sul vaccino anti-influenzale – “Non credo vi saranno problemi di approvvigionamento e di quantità del vaccino, perché vi sono delle scorte. Inoltre la circolazione del virus influenzale immagino che sarà inferiore rispetto agli altri anni, considerando le misure di sicurezza che stiamo osservando“.
Sul vaccino anti-covid – “Credo serviranno diversi mesi, al di là degli annunci che sono stati fatti anche da diversi capi di Stato. Non è importante chi arriva prima, ma chi arriva meglio e arrivare meglio significa avere un vaccino efficace e sicuro. Secondo me non se ne parla prima del prossimo anno. Sono d’accordo con Fauci sul fatto che cominceremo ad avere una vita normale dopo la metà del 2021. Credo che vedremo la luce fra un anno, un anno e mezzo, salvo che il virus motu proprio non muti in una forma più lieve. Il vaccino russo? Non ho lavori scientifici su questo per poter dire se funziona o meno“.