Influenza, i medici di famiglia: “No alle vaccinazioni in farmacia, è un atto medico”

"I medici non ce la fanno a vaccinare? I farmacisti però non possono farlo. Questo perché l'anamnesi vaccinale, necessaria prima di fare materialmente il vaccino, è un atto medico"
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“I medici non ce la fanno a vaccinare? I farmacisti però non possono farlo. Questo perché l’anamnesi vaccinale, necessaria prima di fare materialmente il vaccino, è un atto medico. Non può essere delegato ad altri”. Lo chiarisce il segretario della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg) Silvestro Scotti, rispondendo al presidente della Federazione degli Ordini dei farmacisti (Fofi) che ha dichiarato alla stampa che è “impensabile che i medici di medicina generale riescano a dispensare in un mese 18 milioni di vaccini”.

Per Scotti quello della vaccinazione in farmacia è “un falso messaggio che rischia di far apparire una categoria, la nostra, inefficiente (qualunque sia la causa) a fronte di una alternativa che non può essere attuata, perché la funzione non è ascrivibile, in questo momento, alla categoria dei farmacisti”.

Si potrebbe vaccinare oggi “solo con un medico in farmacia, ma se ci fossero medici disponibili si dovrebbero rafforzare le unità di territorio. Le farmacie sono utili in molte cose in una compagna vaccinale, ma non in questa”, conclude Scotti.

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