Un fortissimo boato ha fatto tremare i palazzi a Milano Sud intorno alle 7 di questa mattina. I vigili del fuoco si stanno recando sul luogo di quella che, per quanto loro riportato da chi ha chiamato i soccorsi, sembra un’esplosione. Secondo la Polizia non ci sarebbero morti ne’ feriti. Secondo le prime notizie si tratterebbe di un appartamento in piazzale Libia. Chi abita in zona Romolo ha percepito “un’esplosione fortissima”.
Molta gente si è riversata in strada sia dal condominio dove, poco dopo le 7, si è verificata l’esplosione sia da quelli circostanti. Al piano terra si vede chiaramente l’ingresso squarciato dall’esplosione, con all’interno le macerie, e le finestre danneggiate fino al terzo piano.
Il boato percepito questa mattina in tutta Milano Sud è legato a uno scoppio che ha coinvolto il piano terra e i primi tre piani di una palazzina in piazzale Libia 20. Si registrano diversi feriti, alcuni dei quali vengono curati a bordo delle ambulanze sul posto. Sono presenti una decina di mezzi dei vigili del fuoco che, insieme alle forze dell’ordine, con gli abitanti stanno cercando di ricostruire l’accaduto.
E’ stato evacuato il condominio posto al civico 20 di piazzale Libia a Milano. I vigili del fuoco che sono intervenuti sul posto stanno procedendo all’evacuazione anche di una parte del palazzo del civico numero 22.
Il primo bilancio è di sette persone rimaste ferite in modo lieve e una in modo più serio, la persona più grave è quella che si trovava nell’appartamento al piano terra dove si è verificato lo scoppio. All’interno del palazzo si sono verificati una serie di crolli di muri interni e non strutturali. Sono in corso da parte dei vigili del fuoco le ricerche di alcune persone che probabilmente si sono allontanate dalla zona al momento dello scoppio. I pompieri stanno anche controllando che non ci siano altre persone coinvolte.
La persona ferita in maniera più grave è un uomo di 30 anni, le cui iniziali sono S.A., che ha riportato ustioni di secondo e terzo grado su tutto il corpo. L’uomo è stato trasportato in codice rosso all’ospedale Niguarda. Lo comunica Areu, spiegando che sarebbero una cinquantina gli abitanti del condominio e che dall’esplosione al piano terra si sarebbe poi sviluppato un incendio che avrebbe coinvolto il primo piano. Sul posto sono intervenuti una squadra USAR, 9 ambulanze, 2 automediche, 1 autoinfermieristica, oltre a Polizia, vigili del fuoco e vigili urbani.
Sono diverse le persone che stanno ricorrendo a cure mediche e che vengono portate in ospedale dalle ambulanze. In genere si tratta soggetti in stato di ansia o che hanno subito piccoli infortuni dovuti a cadute mentre in tutta fretta cercavano di uscire dal palazzo, come rende noto Areu specificando che sono tutti codici verdi e , quindi, non gravi. Tra le persone soccorse, una ragazza di 15 anni con trauma alla caviglia, portata al Fatebenefratelli, come una donna di 54. Due donne, una di 76 e una di 56, sono invece al Policlinico e una di 38 alla Mangiagalli.
Dovrebbe essere stata una fuga di gas a causare lo scoppio che ha interessato questa mattina l’edificio nel piazzale Libi a Milano, secondo quanto stanno ipotizzando i soccorritori arrivati sul posto.
“Le prime valutazioni dei vigili del fuoco intervenuti parlerebbero di fuga di gas in un appartamento privato“. Lo ha detto il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, dopo un sopralluogo in piazzale Libia a Milano, dove un’esplosione in un palazzo ha causato diversi feriti. “Quello in condizioni più gravi è l’abitante affittuario dell’appartamento” a piano terra dove si ipotizza si sia verificata la fuga di gas, “e ci sono altri feriti in situazioni meno gravi“, ha spiegato la pm, confermando che nelle abitazioni non c’è un bruciatore ma “ci sono le cucine a gas. E’ questo – ha proseguito – il punto che potrebbe aver avuto la fuoriuscita di gas. Ma è ancora tutto da verificare, non ci sono ancora certezze”. Il procuratore ha confermato che sono “ancora in corso accertamenti per verificare che non ci siano vittime” che però al momento “non ci sono”. In ogni caso “le unità cinofile stanno verificando la presenza di eventuali altre persone tra le macerie”. Al momento, ha concluso, “sembrerebbe una situazione più rassicurante e sotto controllo. La polizia sta facendo il suo lavoro d’indagine”.
“E’ già stata predisposta l’assistenza in albergo per chi non potrà rientrare stasera a casa”: lo ha spiegato Cristiano Cozzi, direttore della Protezione civile di Milano. “I primi tre piani sono abbastanza lesionati. Si sta facendo una verifica strutturale e la ricerca di eventuali dispersi – ha spiegato Cozzi -. Poi i vigili del fuoco diranno cosa è agibile. Stiamo contattando tutti i circa 50 inquilini, e verificheremo chi non può rientrare a casa, chi può stare da parenti o avrà bisogno di una camera in un albergo. E’ stato interessato anche il palazzo al civico 22 e pure in altre palazzine l’esplosione ha causato la rottura di vetri”