Previsioni Meteo – Da qualche run, nelle corse del modello europeo in riferimento al medio-lungo periodo, range di 10 giorni più o meno, stanno emergendo scenari barici indicanti una possibile svolta addirittura invernale, sebbene breve, per parte dell’ Europa. A fronte di un’affermazione anticiclonica prevalente sulla gran parte del continente nel corso della prossima settimana, le simulazioni del modello europeo mettono in rilievo una possibile saccatura continentali a carattere freddo in affondo dalla Russia verso l’Est Europa, soprattutto verso la Romania e i settori più settentrionali del Mar Nero sul finire della settimana. Nelle emissioni di ieri, la saccatura fredda era data decisamente più penetrante addirittura fino ai settori dell’ ex-Jugoslavia, con ipotesi di clima invernale prematuro in avanzamento ostinato fin quasi alle porte dell’Adriatico. Con l’aggiornamento odierno, la struttura barica di massima resta abbastanza simile a quella prospettata ieri, tuttavia la lingua fredda sarebbe più contenuta, riuscendo a sfociare fino ai settori del Mar Nero, mentre l’avanzamento ulteriore verso Ovest, sarebbe precluso da un promontorio anticiclonico che si ergerebbe improvviso proprio sul Mediterraneo centrale e verso l’ex Iugoslavia.
La novità odierna, rispetto allo scenario più fresco anche per parte dell’Italia prospettato ieri, sarebbe una maggiore opposizione anticiclonica in azione proprio sul Mediterraneo centrale, anticiclone che, a sua volta, sarebbe mosso da un affondo depressionario atlantico più ostinato in prossimità della Penisola Iberica è tale da convogliare, lungo l’ascendente depressionario, il promontorio mobile stabilizzante dal Nord Africa verso l’Italia. Naturalmente appare anche un po’ fisiologico una modifica delle dinamiche bariche, nelle simulazioni, a oltre una settimana di distanza, per cui è comprensibile che in una corsa modellistica precedente il freddo possa fare la comparsa fino all’ex-Iugoslavia e, in quella successiva, possa limitarsi a una azione più a Est. Stando alle dinamiche prospettate oggi, sull’Italia, nella fase di riferimento, probabilmente potrebbe esserci un certo calo termico e anche magari una maggiore instabilità specie in Appennino per via di deboli infiltrazioni di aria più fresca continentale, ma sarebbero preclusi un’azione seria più fredda e anche un tempo più instabile. Per di più, dalle 19/20, addirittura potrebbe affermarsi un flebile promontorio anticiclonico subtropicale, come visto oggi. Al momento resta piuttosto incerta l’evoluzione a cavallo tra la fine della seconda è l’inizio della terza decade di settembre, con rischio di azione fredda continentale confermato per l’Est Europa, dove potrebbe arrivare anche neve fino a quote collinari, rischio invece di raffreddamento più contenuto o minimo, alla luce dei nuovi aggiornamenti, per il Mediterraneo centrale e per l’Italia. Ma l’evoluzione è ancora in itinere e nulla è dato per scontato. La redazione di MeteoWeb continuerà a monitorare la tendenza sul medio-lungo periodo apportando quotidiani aggiornamenti.