TerrEvolute a San Donà di Piave: dall’11 al 13 Settembre torna il festival sul rapporto uomo, acqua e territori di pianura

“Questo momento di confronto è l’inizio di un lavoro. che ci porterà al 2022 per celebrare il centenario del convegno, che nel 1922 segnò una tappa fondamentale per lo sviluppo della Bonifica moderna”
MeteoWeb

Torna TerrEvolute, il Festival della bonifica, organizzato da ANBI Veneto e dall’Università degli Studi di Padova (sotto l’egida di ANBI nazionale), la cui terza edizione si svolgerà nelle giornate di venerdì 11, sabato 12 e domenica 13 Settembre prossimi a San Donà di Piave, in provincia di Venezia.

La manifestazione (dedicata ai temi dell’ambiente, dell’agricoltura, del paesaggio e, più in generale, al rapporto tra acqua e territorio) è un’occasione di incontro e confronto, che si rivolge a tutti i cittadini, coinvolgendoli in tanti eventi (spettacoli, mostre, presentazioni di libri, visite guidate e degustazioni gastronomiche) realizzati con il coinvolgimento delle Organizzazioni Professionali Agricole; il tutto, ovviamente, nel pieno rispetto delle disposizioni sanitarie anti Covid-19.

L’inaugurazione si terrà alle 9.30 di sabato 12 Settembre prossimo, in Piazza Indipendenza, dove interverranno, fra gli altri, il Presidente di ANBI, Francesco Vincenzi ed il Magnifico Rettore dell’Università di Padova, Rosario Rizzuto; a seguire avrà luogo la tavola rotonda “Agenda 2030: sfide e opportunità per le terre di bonifica” incentrata sul tema della sostenibilità ambientale.

Questi i principali spettacoli, tutti ospitati in p.zza Indipendenza e, in caso di maltempo, presso l’auditorium Leonardo da Vinci: venerdì 11, ore 21.30 “Un paese da raccontar” di e con Giovanna Digito; sabato 12, ore 21.30, “Il CaNminante”, di e con Mirco Artuso e Hanky Panky; domenica 13, ore 21.30 “AcquaDueO” di e con Banda Osiris e Telmo Pievani.

Sempre in p.zza Indipendenza, sabato 12 alle ore 18.30, si terrà l’incontro “Ca’ Corniani. Terre d’Avanguardia”, mentre domenica 13, alle ore 18.30, in corte “Luigi Fasseta” nella sede del Consorzio di bonifica Veneto Orientale, Andrea Pennacchi sarà protagonista di “Pojana e i suoi fratelli a Terrevolute”, con accompagnamento musicale di Giorgio Gobbo.

“Questa edizione sarà caratterizzata dal rapporto tra il mondo della bonifica e l’Agenda 2030 – spiega l’ideatrice e curatrice di TerrEvolute, Elisabetta Novello, docente all’Università di Padova – Il programma d’azione, sottoscritto nel Settembre 2015 dai 193 Paesi, membri dell’ONU, ha l’obiettivo di coinvolgere tutta la collettività per garantire una migliore qualità della vita in un ambiente tutelato. Contiene 17 Obbiettivi per lo Sviluppo Sostenibile, che raccolgono temi quali il rispetto per l’ambiente, il diritto ad un lavoro dignitoso, consumo e produzioni responsabili, lotta al cambiamento climatico, energia pulita ed accessibile, un’economia etica. Proprio su queste tematiche i tecnici e gli esperti della Bonifica dialogheranno con il mondo accademico.”

“Questo momento di confronto – anticipa Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e della Acque Irrigue (ANBI) – è l’inizio di un lavoro. che ci porterà al 2022 per celebrare il centenario del convegno, che nel 1922 segnò una tappa fondamentale per lo sviluppo della Bonifica moderna.”

“Nel Marzo del 1922, infatti, da San Donà di Piave, partì l’azione della Bonifica integrata, che ha continuato a svilupparsi fino ai nostri tempi – aggiunge Francesco Cazzaro, Presidente di ANBI Veneto – Per questa edizione ci siamo proposti di guardare al passato per riprogrammare il futuro; ci impegniamo a farlo con tutte le forze sociali e produttive, che hanno qualcosa da dire e da proporre . I Consorzi di bonifica subiscono quotidianamente cosa vuol dire sfruttare esageratamente il territorio, cementificandolo oltre la misura sostenibile: ecco che il tema della sostenibilità diventa sempre più importante. Lo vediamo quotidianamente nell’attività ordinaria e in quella straordinaria di difesa idraulica, trovandoci a fare i conti con le conseguenze di uno sfruttamento esagerato del territorio, da cui derivano allagamenti, tracimazioni e frane.”

“TerrEvolute punta anche a stimolare la partecipazione della società civile ad un cambiamento non più differibile – conclude Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI – È necessario avviare una profonda riflessione sull’opportunità di adottare un’etica ambientale per promuovere lo sviluppo sostenibile.”

Condividi