Coronavirus, +30% di chiamate al 118: ambulanze in fila davanti agli ospedali

Nelle ultime settimane il carico di lavoro per le ambulanze è aumentato notevolmente, fino al 30%, spiega il presidente del Sis 118: "Le chiamate sono continue"
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“Nelle ultime settimane le centrali del 118 stanno registrando un aumento dal 15 al 30% di telefonate con richiesta di soccorso dai cittadini per problemi respiratori e febbri che non passano anche se adeguatamente trattate“. Lo rende noto il presidente nazionale della Sis 118 (Società italiana sistema 118) Mario Balzanelli, che riferisce anche di un forte allarme tra la popolazione.

“C’è una grande tensione”, spiega, “si chiama non solo per il soccorso immediato, ma anche per avere informazioni su come comportarsi quando compaiono sintomi che possono far temere il virus Sars-CoV2”.

“Il carico di lavoro per il 118 è impressionante, le chiamate sono continue, ma le ambulanze sono costrette a mettersi in fila per ore davanti agli ospedali in attesa che i pazienti vengano presi in carico, perché non si sa dove collocarli. Le persone restano a lungo sui mezzi di soccorso senza poter neppure andare in bagno”. A dirlo è il presidente nazionale della Sis 118 Mario Balzanelli. “C’è stato tutto il tempo per organizzarsi, per affrontare questa seconda ondata del virus e non è stato fatto – aggiunge – è un clamoroso errore di programmazione sanitaria”. 

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