“L’Italia è a pieno regime e noi dobbiamo difendere lavoro e scuola. Lo dobbiamo fare con tutte le forze che abbiamo. Per farlo è evidente che bisogna costruire una trincea prima degli ospedali“: lo ha affermato il Ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, a ‘Radio anch’io’ su Rai Radio1. “Ogni giorno c’è un’analisi e una valutazione. Mai più lockdown è un impegno. È evidente che noi stiamo facendo tutto questo perché vogliamo che lavoro e scuola vengano protetti. Tra lavoro e scuola e il divertimento della partita di calcetto, c’è qualche irresponsabile che pensa sia meglio la partita di calcetto?“.
“Il lockdown con l’Rt sopra uno e mezzo? Ogni intervento che facciamo prima di quello scenario tende ad evitare che quello scenario si avveri. Quello è uno scenario possibile se stiamo fermi. Ma noi non stiamo fermi. Abbiamo sempre introdotto misure restrittive e prudenti che avevano come obiettivo la protezione della salute prima del divertimento e dello svago. E in alcun momenti, anche drammatici, gli obiettivi di queste misure sono venuti anche prima del business.”
“A differenza di marzo e aprile scorsi, ogni mattina tra le 7 e le 7,50 escono di casa almeno 10 milioni di italiani e tra gli 8 e 8 e mezzo si fermano negli stessi luoghi che sono le scuole, gli altri tornano a casa perché sono genitori o nonni che accompagnano i bambini piccoli. E’ apparso purtroppo nella vita di tutti i cittadini del mondo che il coronavirus c’è e che ogni giorno ci sono analisi e valutazioni e ogni mese si fanno misure“.