“Stiamo camminando al buio, ci tengono in uno stato di incoscienza e quando le persone non conoscono la situazione reale son difficili da sensibilizzare. In questo momento nessuno conosce dati in grado di raccontare la situazione reale. Nemmeno gli scienziati. Quelli diffusi attualmente riferiscono uno scenario vecchio di due settimane, quindi inutili nell’offrire una risposta coerente e non tengono conto dell’andamento epidemico. Nemmeno l’RT è un dato utile, non riporta la velocità del contagio e di quanto la situazione stia peggiorando”. Questa la dichiarazione di Enrico Bucci, Adjunct Professor presso la Temple University di Philadelphia e consigliere dell’Associazione Luca Coscioni, intervenuto nel corso del webinar “Webinar Covid 19: Le proposte al Governo dell’Associazione Luca Coscioni”.
“Osservando i dati di occupazione degli ospedali – ha spiegato Bucci – emerge che moltissime regioni, se paradossalmente destineranno tutti i posti letto ai pazienti Covid e a nessun’altra malattia, tra 2 o 3 settimane avranno raggiunto la capienza massima. Per questo è necessario avere dati certi subito, perché è indispensabile sapere se le misure attualmente in atto sono efficaci e hanno un impatto oppure no. Abbiamo bisogno di dati sentinella su un campione anche piccolo: su 200 mila tamponi che si fanno al giorno, ne basterebbero una decina di migliaia a settimana per avere una situazione chiara di cosa sta succedendo. L’unico dato significativo disponibile – ha proseguito – è quello legato al riempimento degli ospedali. Se vogliamo ottenere collaborazione dai cittadini bisogna mostrare i dati solidi, non abbiamo piu’ tempo, fra un tre settimane/un mese ce ne accorgeremo, ma staremo piangendo i nostri cari”.