Coronavirus, Pierluigi Lopalco: “La situazione non è come a marzo, ma dobbiamo comportarci come nel lockdown”

"Ora i contagi li vediamo, li stiamo registrando e cerchiamo di controllarli''. E "dovremmo individualmente e spontaneamente comportarci come se fossimo in lockdown", spiega Pierluigi Lopalco
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“La situazione rispetto a marzo è completamente diversa, perché a marzo abbiamo subito un’ondata pandemica senza preavviso e senza far nulla perché non sapevamo che stava covando questa serie di contagi. Ora i contagi li vediamo, li stiamo registrando e cerchiamo di controllarli’‘. E “dovremmo individualmente e spontaneamente comportarci come se fossimo in lockdown”. Così a Progress, su Sky TG24, l’epidemiologo e assessore alla Sanità della Regione Puglia, Pier Luigi Lopalco.

“Ora – ha aggiunto – sappiamo bene che dobbiamo controllare i contagi ma non può farlo soltanto la sanità perché non si riesce, è necessario prendere le misure cosiddette non mediche, come distanziamento sociale, mascherine e confinamento. Prima ancora di aspettare la decisione del Governo – afferma – ogni italiano dovrebbe rendersi conto che la situazione è critica e dovrebbe limitare al minimo i contatti personali. Dovremmo individualmente e spontaneamente comportarci come se fossimo in lockdown”, conclude.

“In questo momento dobbiamo cercare di anticipare la situazione epidemiologica, che nei Paesi vicini è evidente. Dobbiamo intervenire subito con delle misure importanti perché altrimenti la direzione dei contagi è quella, non vedo perché in Italia non debba succedere quello che sta succedendo in Francia. In Francia – spiega – è successo prima perché si sono mossi con ritardo e perché la ripresa dopo la pausa estiva delle attività al chiuso, come scuole e uffici, è partita prima. Spero che già da adesso potremo osservare un rallentamento dei contagi in seguito alle prime misure prese”.

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