Coronavirus, cresce l’allerta: nuove strette sulla movida a Roma e Torino, Piemonte e Liguria verso il 50% di Dad

Nuove strette per fronteggiare l'emergenza coronavirus: Roma e Torino verso nuovi blocchi della movida. Piemonte e Liguria puntano sulla Dad
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Nuove strette per fronteggiare l’emergenza coronavirus. A Roma potrebbero scattare chiusure di porzioni di piazze della movida per evitare assembramenti e agevolare con ‘corridoi naturali’ l’afflusso agli esercizi commerciali. E’ quanto emerso da una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, presieduto dal prefetto Matteo Piantedosi, a cui hanno partecipato i vertici delle forze dell’ordine della Capitale, la sindaca Virginia Raggi e la polizia locale. In particolare sarebbe stato stabilito che l’attuazione delle misure previste dall’ultimo Dpcm riguardo la chiusura di piazze della movida avverrà in sede di Comitato e poi successivamente potrebbero essere recepite con un’ordinanza del sindaco.

Stretta sulla movida anche a Torino, a partire dalle zone considerate più critiche. Il sindaco di Torino, Chiara Appendino, firmerà domani l’ordinanza relativa allo stop della movida dalle 21 a partire da piazza Santa Gulia, via Matteo Pescatore e piazza Montanaro. “Iniziamo con queste aree – spiega la prima cittadina – valutando man mano la situazione per tarare al meglio i provvedimenti ed estenderli eventualmente ad altre zone”. Il sindaco ha annunciato anche, prima dell’ordinanza, ulteriori approfondimenti con la ministra degli Interni Luciana Lamorgese, i presidenti di Circoscrizione e le associazioni di categoria.

Nuove strette anche sulla scuola. La Regione Liguria applicherà una ordinanza analoga a quella del Piemonte sulla scuola. “Ho appena sentito il governatore Toti, a cui abbiamo trasmesso nel pomeriggio la nostra ordinanza – afferma in video conferenza il governatore Cirio – e mi ha confermato che anche la sua Regione adotterà analogo provvedimento”, ovvero didattica a distanza alternata alle lezioni in presenza al 50% per gli studenti delle superiori dal secondo al quinto anno.

Da lunedì nelle scuole superiori della Liguria si passerà, a parte per le prime classi, alla didattica a distanza a rotazione per il 50% degli studenti. Lo ha annunciato il presidente della Regione Liguria parlando di una ordinanza decisa d’accordo con il ministero della Salute e con la Regione Liguria. “Chiediamo di passare alla didattica a distanza per tutti gli anni delle superiori ad esclusione della prima per il 50% degli studenti a rotazione – ha spiegato Toti – Chiediamo che non più di metà degli studenti delle seconde, terze, quarte e quinte vadano a scuola, al fine di consentire un ulteriore riduzione dell’affollamento dei mezzi pubblici e un minor affollamento davanti alle scuole”.

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