Col nuovo Dpcm un lockdown sportivo, il durissimo sfogo di Casasco: “medaglia d’oro all’Italia per essere la prima che ha chiuso i giovani”

Maurizio Casasco, presidente della Federazione Medico Sportiva Italiana si scaglia contro le nuove norme del Dpcm sullo sport
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Il nuovo Dpcm salva, momentaneamente, palestre e piscine, ma costringe le attività sportive di contatto a livello dilettantistico a fermarsi. “L’attività sportiva dilettantistica di base, le scuole e l’attività formativa di avviamento relative agli sport di contatto sono consentite solo in forma individuale e non sono consentite gare e competizioni. Sono altresì sospese tutte le gare, le competizioni e le attività connesse agli sport di contatto aventi carattere ludico-amatoriale”, si legge nel nuovo decreto.

Una decisione che ha fatto infuriare Casasco, presidente della Federazione Medico Sportiva Italiana: “è assurdo chiudere alle attività sportive dei giovani e lasciare aperto tutto il resto. Sono sconcertato. E’ evidente che come medico sportivo sono favorevole all’attività e all’aspetto dei protocolli che la federazione medico-sportiva ha partecipato attivamente a fare assieme al governo. Dopodichè non esiste una logica per lasciare chiuso solo i giovani e lasciare aperto tutto il resto. Per assurdo, dovrebbe essere il contrario: scuola e sport devono viaggiare assolutamente allineati, non c’è una evidenza scientifica e epidemiologica, non c’è una logica per chiudere sport e giovani“.

L’Oms “ha lanciato l’allarme sui rischi della depressione e dell’ansia, e io aggiungo quelli dell’obesità per i ragazzi. Il paradosso assurdo è quello che si vengono a chiudere solamente i giovani e lo sport ludico motorio. Per quanto riguarda lo sport organizzato, ci sono protocolli precisi. Per le piscine e palestre, che coinvolgono anche un’attività economica, io credo di sdrammatizzare quello che ha detto il premier, noi siamo favorevoli che si faccia sport nelle palestre e nelle piscine, ovviamente anche con dei rigorosi protocolli. Ci sono sicuramente attività adeguatissime, che hanno investito molti soldi e rispettano assolutamente i protocolli; ma ci sono anche realtà non adeguate. Chi non rispetta i protocolli deve essere chiuso“, ha aggiunto Casasco a Rai Radio1.

Il controllo  è doveroso. L’assurdo è chiudere i giovani, medaglia d’oro all’Italia per essere la prima che ha chiuso i giovani. Invece c’era da fare una distinzione fra quelli amatoriali, come ha fato la Figc sulla terza categoria; ma ad aver chiuso i giovani, credo non sia tanto il governo, ma una parte del Cts, con una decisione che esula da ogni concetto scientifico, esula da ogni conoscenza dei campionati. Ho apprezzato il Governo per gli interventi sulla sicurezza nel mondo del lavoro il 14 marzo con le parti sociali e sui protocolli dello sport a cui la Federazione Medico Sportiva Italiana ha attivamente partecipato. Mi fa piacere che parte dell’attività sportiva organizzata, come quella delle Federazioni, Enti di Promozione e Discipline Associate, che già applica i protocolli, a differenza di quelle ludico motorie, abbia avuto la giusta attenzione. Ma è assolutamente non condivisibile e addirittura assurdo che l’Italia, su indicazione di parte del CTS, probabilmente non conoscendo l’organizzazione sportiva, sia salita sul podio dell’assurdo per aver bloccato esclusivamente tutta l’attività giovanile nello sport. Scuola e Sport giovanile devono essere allineati. Abbiamo inventato il lockdown dello sport giovanile“, ha continuato il presidente della Fmsi.

Sempre attenzione agli spogliatoi. Le strutture ed i centri dove si pratica attività sportiva devono essere chiusi se non rispettano le norme sanitarie. Ma chi segue i protocolli e segue con attenzione la salute di atleti e praticanti deve essere rispettato“, ha concluso.

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